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Maxi inchiesta in Italia, scoppia bomba in politica: “Chiesto l’arresto per lui”

Pubblicato: 16/07/2025 21:31

Un’inchiesta che coinvolge alcuni dei principali protagonisti del panorama urbanistico e immobiliare milanese sta suscitando un’ondata di interesse e preoccupazione. La Procura di Milano ha infatti avanzato la richiesta di arresto. Il caso riguarda presunti episodi di corruzione, falso e induzione a compiere atti contrari alla legge, e ha portato alla convocazione di sei indagati per un “interrogatorio preventivo”, introdotto dalla riforma Nordio lo scorso anno.

L’inchiesta sta cercando di fare luce su una serie di presunti illeciti che coinvolgono figure di spicco nell’amministrazione comunale e nel mondo degli affari, con accuse che potrebbero mettere in discussione alcuni dei progetti più rilevanti per la città. Le forze dell’ordine hanno avviato una serie di perquisizioni, e la situazione sta evolvendo rapidamente, con nuove rivelazioni che potrebbero ampliare ulteriormente l’ambito dell’indagine.

Le accuse e gli altri indagati

Manfredi Catella è accusato di corruzione insieme a Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune, per una consulenza che Marinoni avrebbe ricevuto senza astenersi dalla valutazione di un progetto legato al settore immobiliare. Inoltre, Catella è coinvolto, insieme a Tancredi, in una presunta induzione a promettere o dare utilità in cambio di favori in relazione ai progetti urbanistici della città. In particolare, l’assessore Tancredi è accusato di non aver rilevato una situazione di conflitto di interessi da parte di Marinoni, mancando quindi di intervenire nel caso. Per questi motivi, sia Catella che Tancredi sono accusati di induzione a dare o promettere utilità.

Il caso coinvolge anche altri indagati, tra cui lo stesso Marinoni, l’architetto Alessandro Scandurra, ex membro della Commissione Paesaggio, e due imprenditori. La Procura ha richiesto la custodia cautelare ai domiciliari per questi individui, mentre il GIP Mattia Fiorentini sarà chiamato a decidere se accogliere o meno le richieste della Procura, dopo aver ascoltato le controdeduzioni difensive.

Le origini dell’inchiesta e il ruolo di Coima

L’inchiesta ha avuto inizio quasi due anni fa, quando le forze dell’ordine avevano sequestrato alcuni cantieri legati a Coima, il gruppo guidato da Manfredi Catella, e alle sue operazioni di sviluppo. Coima, insieme al rivale Hines, è uno dei principali sviluppatori immobiliari in Italia, con un portafoglio che gestisce capitali per un valore di circa 10 miliardi di euro. Tra i progetti più noti in corso, Coima sta lavorando sulla realizzazione del villaggio olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 nell’area dello scalo Romana, e sui grattacieli di Porta Nuova, tra cui la Torre Unicredit, l’edificio più alto d’Italia.

In passato, Giancarlo Tancredi ha ricoperto ruoli di primo piano nella pianificazione urbana del Comune di Milano, contribuendo a importanti progetti come Porta NuovaCity Life, e Expo 2015. La sua esperienza e il suo coinvolgimento in questi progetti lo rendono una figura centrale in questa inchiesta, che solleva interrogativi sulle connessioni tra politica e imprenditoria nel settore edilizio milanese.

L’inchiesta sta ora entrando in una fase cruciale, con il coinvolgimento di figure di alto livello e la prospettiva di un processo che potrebbe avere ripercussioni importanti non solo per i protagonisti coinvolti, ma anche per la reputazione dell’amministrazione cittadina. Perquisizioni sono in corso da parte della Guardia di Finanza, e la vicenda potrebbe estendersi ulteriormente, portando a nuove scoperte.

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