Vai al contenuto

Ramona Rinaldi trovata morta nella doccia di casa: è svolta, arrestato il compagno Daniele Re

Pubblicato: 16/07/2025 22:29

Le indagini sulla morte di Ramona Rinaldi, la donna di 39 anni trovata morta il 21 febbraio scorso nella sua abitazione a Veniano, in provincia di Como, hanno avuto una svolta significativa. Il 16 luglio 2025, i carabinieri hanno arrestato il compagno della vittima, Daniele Re, accusato di omicidio volontario. La vicenda ha avuto un esito drammatico: secondo quanto emerso, Re avrebbe ucciso la compagna, madre della loro figlia, e avrebbe cercato di simulare un suicidio. La notizia è stata riportata da Il Corriere.

Daniele Re, 34 anni, è stato rintracciato a Milano dai carabinieri del nucleo investigativo di Como e portato in carcere a San Vittore. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa a seguito dei risultati dei rilievi eseguiti dai carabinieri del Ris (Raggruppamento investigazioni scientifiche), che avevano effettuato un lungo sopralluogo nell’abitazione della coppia. Le analisi della porta del bagno, del pigiama di Ramona, della corda che si diceva fosse stata utilizzata dalla vittima per impiccarsi e di altri elementi raccolti in casa hanno portato a confermare le accuse di omicidio contro Daniele Re.

Il caso di Ramona Rinaldi

Ramona Rinaldi, madre di una bimba di 6 anni di nome Aurora, era stata trovata morta nel box doccia del bagno dell’appartamento di famiglia, nella notte tra il 20 e il 21 febbraio. Daniele Re, disoccupato di 33 anni, aveva dato l’allarme, affermando che la moglie si era chiusa nel bagno e non rispondeva più da alcuni minuti. Il corpo della donna era stato trovato già senza vita quando i soccorritori erano arrivati sul posto, dopo aver sfondato la porta del bagno.

Nel suo racconto, Re aveva spiegato di essersi accorto che la moglie si era alzata e di averla cercata. Quando aveva notato che la porta del bagno era chiusa, aveva chiamato i soccorsi. Tuttavia, le investigazioni non hanno creduto alla versione fornita dall’uomo, che ora è accusato di omicidio e maltrattamenti.

Le indagini e la ricostruzione dei fatti

Il sopralluogo effettuato dalla Squadra Investigativa del Ris ha sollevato diversi interrogativi. La modalità della morte, con la donna trovata impiccata nel box doccia, ha suscitato dubbi negli investigatori. Un altro punto che ha attirato l’attenzione riguarda la porta del bagno, che Re aveva detto di aver trovato chiusa dall’interno, sollevando ulteriori domande sul suo coinvolgimento nell’incidente. Gli elementi raccolti e le testimonianze hanno spinto gli inquirenti ad approfondire il caso, portando all’arresto dell’uomo.

La famiglia di Ramona, in particolare la madre e la sorella della vittima, non hanno mai creduto alla versione del suicidio e hanno sempre chiesto giustizia. Le loro dichiarazioni, insieme alle indagini, hanno portato a una maggiore attenzione sulla dinamica della morte di Ramona. Gli investigatori sono determinati a fare piena luce sulla vicenda e a portare giustizia alla giovane madre che ha perso la vita in circostanze tragiche e misteriose.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure