
Tadej Pogacar, classe 1998, è il volto giovane e vincente che ha ridefinito il ciclismo contemporaneo. Con tre Tour de France (2020, 2021 e 2024), un Giro d’Italia e il Mondiale 2024 in bacheca, il campione sloveno è ormai sinonimo di successo globale sulle due ruote.
Simbolo di una nuova era, la sua carriera è una serie di imprese che lo hanno consacrato tra i più grandi atleti dello sport contemporaneo. Ma dietro le vittorie, c’è un’altra corsa che Tadej domina: quella al conto in banca.
Il ciclismo può rendere ricchi?
Se ti sei mai chiesto se il ciclismo è una strada verso la ricchezza, guardare alle finanze di Pogacar può offrire certamente una risposta positiva. Ma vanno fatti i dovuti distinguo. Tadej oggi è il ciclista più pagato al mondo, ben oltre la media di uno sport che di solito non regala stipendi da capogiro.
Mentre tanti colleghi devono pedalare duro per cifre molto più basse, lui può trovare ogni giorno motivazione anche controllando il suo estratto conto. (continua dopo la foto)

Contratti da fuoriclasse e sponsor da sogno
Professionista dal 2019, Pogacar corre per il Team UAE Emirates, che lo ha blindato con un contratto da 8 milioni di euro all’anno. È il record assoluto dell’UCI World Tour, ben sopra ai 5,5 milioni di Chris Froome e Primoz Roglič.
Ma non finisce qui: grazie agli sponsor personali porta a casa altri 2 milioni di euro annui, oltre ai bonus gara e premi come i 500.000 euro per ogni vittoria al Tour de France. Come vuole la tradizione, il premio viene poi diviso con il team.

Il patrimonio di Pogacar: cifre da capogiro
Sommando stipendio, sponsor e premi, Pogacar arriva a incassare tra i 9 e gli 11 milioni di euro l’anno. Secondo fonti specializzate, il suo patrimonio netto sarebbe vicino ai 60 milioni di dollari, anche se si tratta di stime non ufficiali.
Tra i suoi partner spiccano nomi come DMT, MET, Enervit, Jana, Plume, Look e l’Ente del turismo sloveno: tutti legati a un’immagine vincente, giovane e in costante ascesa.
Un’eccezione che guida il gruppo
Nell’universo sportivo, dove il ciclismo fatica a reggere il confronto economico con altre discipline, Pogacar è l’eccezione che riscrive le regole: dominante, vincente e straordinariamente remunerato.
E con almeno dieci anni di carriera davanti, il suo conto in banca è destinato a scalare le classifiche… proprio come lui sulla bici.