
Mille giorni di governo, un milione di posti di lavoro creati. È questo il dato che la premier Giorgia Meloni ha scelto di mettere in evidenza durante il suo intervento al Congresso nazionale della Cisl a Roma. Un numero simbolico e concreto al tempo stesso, che per la presidente del Consiglio rappresenta «il motivo di maggiore orgoglio» del suo mandato. «In media – ha dichiarato – ogni giorno sono stati creati oltre mille posti di lavoro a tempo indeterminato».
Nel suo discorso, Meloni ha anche rilanciato l’impegno su un tema centrale per i sindacati: la sicurezza sul lavoro. «Costruire una strategia di interventi straordinari per la salute e la sicurezza – ha affermato – non è un costo, ma un investimento e un diritto. Ogni lavoratore ha diritto a tornare a casa vivo alla fine della giornata». Un messaggio chiaro, arrivato in un contesto sindacale e con toni distesi.

Non è mancato un riferimento all’attualità internazionale: la premier ha dichiarato che il governo è «al lavoro per scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti». Secondo Meloni, una crisi di questo tipo «non avrebbe alcun senso» e avrebbe «ripercussioni dirette soprattutto sui lavoratori», sottolineando il rischio di nuovi dazi che danneggerebbero l’export italiano.
Al centro del suo intervento anche la legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa. Una norma, ha spiegato Meloni, che rappresenta «una conquista storica per tutti» e che ha visto il governo sostenere con convinzione una proposta di iniziativa popolare avanzata dalla stessa Cisl. Per la premier, questa legge rappresenta l’inizio di un cambio di paradigma nel mondo del lavoro.
«È il primo mattone – ha detto – di una dinamica culturale nuova, capace di superare quella visione conflittuale tra lavoratori e datori di lavoro che per troppo tempo ha frenato il potenziale del nostro sistema produttivo». Una visione, ha aggiunto, che vuole superare lo schema “padrone contro operaio”, per abbracciare invece una logica di collaborazione e corresponsabilità.

Meloni ha inoltre raccolto l’invito della segretaria confederale della Cisl, Luisa Fumarola, che aveva definito la legge «un punto di partenza». La premier ha confermato l’impegno del governo per accompagnare l’attuazione concreta della riforma, a partire dalle coperture economiche necessarie per renderla pienamente operativa.
«Potete contare su di noi – ha assicurato – per ogni ulteriore passaggio che vorrete proporre per portare avanti questa rivoluzione culturale e normativa». Il dialogo con i sindacati, dunque, resta aperto, almeno su questo fronte, in un clima di confronto e non di scontro.