
Il mistero di Chiara Poggi a Garlasco torna sotto i riflettori con una nuova svolta che fa discutere. Gli investigatori sono di nuovo al lavoro, cercando di dare una scossa alla vicenda grazie a un dettaglio che potrebbe cambiare tutto: il dna maschile ignoto emerso dal tampone orale sulla vittima. Un tassello che ora fa tremare vecchi e nuovi protagonisti del caso, compreso Andrea Sempio.
Le ipotesi si rincorrono: si tratta di una contaminazione o quel dna potrebbe davvero appartenere all’assassino di Chiara, o magari a qualcuno coinvolto nell’omicidio? La procura non esclude nulla e l’indagine si allarga, come svelato da Il Giornale, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Nuove piste e nuovi nomi nell’inchiesta

Il famoso dna maschile è stato etichettato come “ignoto 3” e ancora non ha un volto. Il 16 luglio è circolata la voce che saranno effettuate nuove comparazioni, non solo con ex professori ed ex compagni di Andrea Sempio, ma anche con altre persone che potrebbero essere collegate al caso.
La curiosità cresce: chi potrebbe essere davvero dietro questo misterioso campione genetico? Gli sviluppi rendono il caso tra i più seguiti e discussi d’Italia.
Analisi estese: la cerchia si allarga

Secondo quanto riportato da Il Giornale, le comparazioni si estenderanno anche ai conoscenti di Chiara Poggi, alla sua famiglia e a quella di Sempio. Se si esclude la contaminazione, il compito degli investigatori sarà quello di rintracciare chi ha lasciato la propria impronta nella bocca della giovane uccisa nel 2007 a Garlasco.
Un’indagine che diventa sempre più articolata, tra vecchi contatti e nuove piste, con la speranza di arrivare finalmente a una risposta certa.
Segreto istruttorio e nuove attese

L’incidente probatorio si chiuderà a ottobre e dalla procura di Pavia tutto tace: il segreto istruttorio è assoluto. Ma il clima è quello di grande attesa, perché le prossime settimane potrebbero riservare svolte decisivi in una delle storie più enigmatiche della cronaca italiana.