
Il suono delle sirene taglia il silenzio di una notte che sembrava come tante. Luci blu che squarciano l’oscurità, ambulanze in corsa, volti sconvolti. In pochi minuti, quello che doveva essere un luogo di ritrovo, pieno di voci e risate, si trasforma in un incubo. Il fuoco non dà tregua, si insinua tra le corsie, divora scaffali, soffoca ogni via di fuga. La gente corre, inciampa, chiama, ma l’aria brucia prima ancora dei muri.
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Ogni incendio racconta una storia. E ogni storia ha il suo tempo e il suo dolore. Le fiamme non guardano il calendario, né l’inaugurazione recente, né la voglia di modernità. Colpiscono dove trovano spazio, distruggono sogni prima ancora che si realizzino. In quel caos, chi c’era parla di scene impossibili da dimenticare. Il fumo che avvolge tutto, il panico, le urla dei bambini, il silenzio improvviso quando si spegne la speranza.

Una tragedia nel cuore dell’Iraq
Il disastro si è consumato nella cittadina di Kut, nell’Iraq orientale, circa 160 chilometri a sud-est di Baghdad. Qui, un centro commerciale appena inaugurato, l’Hyper Mall, è stato completamente avvolto dalle fiamme in seguito a un devastante incendio scoppiato nella serata del 16 luglio. A darne conferma è stato il governatore della provincia di Wasit, Mohammed al-Miyahi, che ha parlato di almeno cinquanta vittime.
Le squadre di soccorso hanno lavorato tutta la notte per contenere il rogo e cercare superstiti. I video diventati virali sui social mostrano una struttura avvolta da un’immensa colonna di fumo, mentre decine di persone cercano disperatamente di mettersi in salvo. La Hyper Mall era stato aperto solo cinque giorni prima: un segno di ripartenza per la comunità locale, che oggi si ritrova invece sotto shock.
Ancora ignote le cause del rogo
Non è ancora chiaro cosa abbia provocato il disastro. Le autorità locali hanno aperto un’indagine per chiarire se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza e se l’edificio fosse dotato di adeguati sistemi antincendio. Il fatto che l’apertura fosse così recente alimenta dubbi e sospetti sulla fretta con cui il centro commerciale sia stato inaugurato, forse senza completare tutti i collaudi.
Secondo i primi rilievi, la velocità con cui l’incendio si è diffuso fa ipotizzare la presenza di materiali altamente infiammabili. Molte persone sarebbero rimaste intrappolate ai piani superiori, senza vie di fuga sicure. I soccorritori hanno trovato i primi corpi già poche ore dopo l’inizio dell’incendio. Ma il bilancio potrebbe salire ulteriormente.
🚨 Nearly 50 killed and injured in shopping center fire in eastern Iraq
— Anadolu English (@anadoluagency) July 17, 2025
◾️ Blaze breaks out in mall in Kut city, Wasit governorate, south of Baghdad shopping center fire in eastern Iraq https://t.co/P4hkRQkDd0 pic.twitter.com/ucLUr5QSLp
Rabbia e dolore tra i familiari delle vittime
All’esterno dell’edificio, familiari e amici delle vittime si sono radunati durante la notte, aspettando notizie, molti in lacrime, altri ancora in cerca di persone scomparse. Le immagini diffuse mostrano il volto di una comunità distrutta dal dolore, ancora incredula di fronte a una tragedia che sembrava impossibile. Il centro commerciale rappresentava un punto di riferimento per i giovani, per le famiglie, un simbolo di speranza in una zona che ancora fatica a rialzarsi.
Il governo locale ha assicurato un’inchiesta approfondita, mentre l’intera nazione guarda a Kut con sgomento. In un Paese già provato da conflitti e instabilità, l’incendio all’Hyper Mall rappresenta una nuova, pesantissima ferita. Le autorità stanno ora valutando anche eventuali responsabilità amministrative e procedurali.
Il bilancio potrebbe aggravarsi
La cifra ufficiale delle vittime accertate è al momento di almeno cinquanta, ma i soccorritori temono che sotto le macerie possano esserci ancora corpi non recuperati. Diversi feriti sono stati trasportati negli ospedali della zona, alcuni in condizioni gravissime. Intanto, le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza proseguono, tra le difficoltà legate alla struttura compromessa.
Una tragedia che lascia il segno non solo per il numero delle vittime, ma per il suo significato simbolico. Un edificio nuovo, aperto con entusiasmo, divenuto in poche ore teatro di una delle peggiori catastrofi civili recenti in Iraq. E mentre il fumo si dissolve, resta solo il dolore e la richiesta di verità.