
Urla improvvise sulla spiaggia, poi la corsa verso il bagnasciuga. La tragedia è stata sfiorata poco prima delle 13 a Gaeta, sulla suggestiva ma impervia spiaggia dei 300 gradini, quando una donna ha rischiato di annegare sotto gli occhi increduli di decine di bagnanti. Solo il coraggio di un bagnino ha impedito che la vacanza si trasformasse in dramma.
Secondo i racconti dei presenti, il mare era agitato e sul litorale sventolava la bandiera rossa, segnale inequivocabile di pericolo. Ma la donna, una 50enne romana, si è comunque tuffata in acqua, forse sottovalutando la forza delle correnti. In pochi istanti è scomparsa alla vista, inghiottita da un’insidiosa buca nel fondale.

La turista si trovava a circa 40 metri dalla riva quando ha perso l’equilibrio in un tratto di mare dove il fondale cala all’improvviso. La zona, nota per i suoi dislivelli naturali, nasconde vere e proprie trappole per chi non conosce le condizioni. La donna è finita in una fossa invisibile, da cui non riusciva più a riemergere.
Nessuno tra i bagnanti si è accorto subito di ciò che stava accadendo. Solo Francesco Conte, 43 anni, bagnino e responsabile operativo della cooperativa Escara, ha intuito il pericolo. Senza esitazione si è tuffato in mare, affrontando le onde e raggiungendo la donna in pochi istanti.
“Era esausta, nuotava ma non riusciva a guadagnare la superficie”, ha raccontato il bagnino dopo il salvataggio. Con grande fatica, Conte è riuscito a trascinarla fuori dall’acqua, riportandola a riva dove ad attenderla c’erano il marito e le due figlie, in stato di choc.

La donna, ancora sconvolta, ha riabbracciato i familiari tra le lacrime. Poi ha voluto ringraziare il bagnino, riconoscendogli di averle salvato la vita. “Non dimenticheremo mai quello che ha fatto”, avrebbe detto più tardi ai soccorritori.
L’intervento è stato fondamentale per evitare una nuova tragedia in mare. Un episodio che riporta alla memoria il recente caso di Montalto di Castro, dove il giovane Riccardo Boni, 17 anni, è morto soffocato in una buca di sabbia scavata sulla spiaggia. Ancora una volta, le insidie del mare e delle coste si rivelano fatali per chi non presta attenzione ai segnali di allerta.
Gli esperti ricordano che bandiere rosse e avvisi di pericolo non vanno mai sottovalutati, anche per chi sa nuotare. I fondali irregolari e le correnti improvvise possono diventare trappole pericolose, soprattutto in condizioni meteo instabili.
Solo la prontezza e l’esperienza di chi lavora ogni giorno sulla costa può, a volte, fare la differenza tra la vita e la morte. A Gaeta, grazie a un intervento eroico, una famiglia è potuta tornare a casa sana e salva. Ma il rischio corso resterà impresso nella memoria di tutti coloro che hanno assistito a quella drammatica scena.