
Era una giornata estiva come tante, di quelle in cui il caldo stringe le strade e il tempo pare sospeso tra i rumori dei cantieri e il ronzio dei condizionatori accesi. In una tranquilla via, mentre la vita proseguiva nei suoi rituali, qualcuno stava lavorando. Come ogni mattina, aveva indossato i suoi abiti da lavoro, preso gli attrezzi, salutato chi era a casa. Una routine che non lasciava presagire nulla, un giorno apparentemente uguale a tanti altri.
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Eppure, è bastato un attimo. Un momento di squilibrio, forse una distrazione, forse un imprevisto, forse una superficie instabile. Il risultato è stato silenzioso e brutale: una caduta nel vuoto, un impatto violento, e poi più nulla. Una di quelle scene che i soccorritori imparano a riconoscere subito, nel gelo improvviso di un luogo che fino a poco prima era semplicemente un posto di lavoro.
La tragedia a Massa Lubrense, nella Penisola Sorrentina
Il fatto è avvenuto a Massa Lubrense, nella Penisola Sorrentina, nella giornata di mercoledì 16 luglio. A perdere la vita è stato un operaio di 58 anni, impegnato in un intervento tecnico in via Pontone. L’uomo stava installando un impianto di condizionamento all’esterno di un edificio quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è precipitato nel vuoto, da un’altezza di circa sei metri.
La caduta è terminata contro un cordolo in cemento, con un impatto che si è rivelato immediatamente fatale. Nonostante la rapidità dell’intervento dei sanitari del 118, allertati da chi ha assistito alla scena, i tentativi di rianimazione si sono rivelati inutili. Il personale medico ha potuto solo constatare il decesso.

Le indagini dei Carabinieri e dell’Ispettorato del lavoro
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Massa Lubrense, coadiuvati dal Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli. I rilievi sono ancora in corso e saranno fondamentali per ricostruire la dinamica dell’incidente e per verificare il rispetto delle normative di sicurezza.
Non è stata ancora diffusa l’identità della vittima. La salma è stata messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che potrebbe disporre ulteriori accertamenti, tra cui l’autopsia. L’intero cantiere è stato sottoposto a sequestro preventivo per consentire tutte le verifiche tecniche necessarie.

Sicurezza sul lavoro: un’urgenza sempre più trascurata
Il dramma di Massa Lubrense riaccende i riflettori su un fenomeno fin troppo noto: quello delle morti bianche, che continuano a verificarsi con impressionante regolarità. Nonostante leggi, regolamenti e campagne di sensibilizzazione, il lavoro in quota e le attività di installazione impianti restano tra le mansioni più esposte al rischio.
La vicenda solleva ancora una volta domande amare: l’operaio era dotato di dispositivi di protezione individuale? Le condizioni del cantiere rispettavano le norme di sicurezza? Le risposte arriveranno solo con la chiusura delle indagini, ma intanto resta il dolore di una vita persa mentre svolgeva un lavoro quotidiano e necessario.
Una vita finita nel silenzio, caduta su un cordolo di cemento, come troppe altre in un Paese in cui il lavoro, ancora troppo spesso, uccide.