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“Non ce l’ha fatta”. Difende il figlio in una rissa, poi la tragedia: aveva 39 anni

Pubblicato: 17/07/2025 11:16

Urla, caos e poi il silenzio surreale. È quanto accaduto la notte scorsa all’esterno della storica discoteca Area City di Mestre, dove una lite tra due ragazzi è degenerata in un omicidio. A perdere la vita è stato Vladimir Radu, un 39enne moldavo residente a Noale, intervenuto per proteggere il figlio adolescente coinvolto nella discussione.

Tutto sarebbe cominciato da un diverbio tra un ragazzo e un 24enne, anch’egli moldavo, per futili motivi. Poche parole di troppo, qualche spinta, fino all’arrivo del padre del più giovane. Vladimir Radu ha provato a fare da paciere, ma è bastato un attimo perché la situazione degenerasse: un pugno violentissimo al volto lo ha fatto crollare a terra.

L’impatto è stato fatale. Secondo i testimoni, l’uomo ha barcollato e si è accasciato senza più riprendere conoscenza. I sanitari del 118 lo hanno immediatamente trasportato all’ospedale, dove ha lottato per due giorni contro un’emorragia cerebrale. Purtroppo, le sue condizioni erano troppo gravi e il decesso è sopraggiunto lunedì mattina.

L’aggressore, un 24enne moldavo residente a Spinea, è stato fermato due giorni dopo. È ora indagato per omicidio preterintenzionale. Dopo la convalida del fermo, il giudice ha disposto nei suoi confronti una misura cautelare blanda: obbligo di dimora a Spinea e divieto di uscire di casa tra le 20 e le 7 del mattino.

Durante l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, l’indagato ha ammesso di aver colpito Vladimir Radu, ma ha sostenuto di averlo fatto in seguito a un presunto tentativo di strangolamento da parte della vittima. Il giudice, nel motivare la decisione di non incarcerarlo, ha tenuto conto del fatto che l’aggressore non è fuggito e avrebbe tentato anche una manovra di soccorso.

Gli amici della vittima sono increduli. “Vladimir ha fatto solo ciò che farebbe ogni padre: ha provato a proteggere il figlio – dicono – e per questo ha perso la vita. È inaccettabile che il suo aggressore sia già libero, anche se con delle restrizioni”.

La comunità moldava del veneziano è sotto shock. Vladimir era descritto come una persona tranquilla, padre affettuoso e presente. Lascia due figli minorenni, profondamente segnati da quanto accaduto sotto i loro occhi. In molti si stanno mobilitando per offrire sostegno economico e legale alla famiglia.

Le indagini sono ora nelle mani della polizia, che sta analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza e ascoltando i testimoni presenti fuori dal locale. Non è escluso che nei prossimi giorni emergano nuovi dettagli che possano modificare la posizione dell’aggressore.

Intanto la discoteca Area City, pur estranea alla vicenda, ha espresso il proprio cordoglio e ha dichiarato piena disponibilità a collaborare con le autorità. Una serata di festa si è trasformata in un incubo: un padre ha perso la vita, due figli sono rimasti orfani e un’intera comunità chiede ora giustizia.

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