
In un clima politico sempre più frammentato, gli italiani sembrano oscillare tra fiducia nella leadership e crescente insoddisfazione per l’azione dell’esecutivo. I numeri parlano chiaro: se da un lato Giorgia Meloni resta il punto di riferimento più solido per l’elettorato, dall’altro il consenso per il governo registra una flessione evidente. Il quadro che emerge dall’ultimo sondaggio realizzato da YouTrend per Sky TG24, diffuso mercoledì 16 luglio, offre una fotografia precisa della situazione: fiducia personale sì, ma dubbi crescenti sulle politiche adottate.
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Il sentiment nazionale sembra dunque diviso tra il riconoscimento della leadership e una valutazione critica delle scelte operate negli ultimi mesi. La coerenza ideologica e la determinazione della premier non sembrano bastare a consolidare il sostegno al governo, che inizia a mostrare segni di affaticamento nel rapporto con l’opinione pubblica.
Fratelli d’Italia ancora primo partito, ma crescono i Cinque Stelle
Nel dettaglio, il sondaggio conferma Fratelli d’Italia come primo partito italiano, con il 28,1% delle intenzioni di voto, in calo dello 0,3% rispetto a un mese fa. Al secondo posto si colloca il Partito Democratico, stabile al 22,1% (-0,1%), mentre il Movimento Cinque Stelle segna un progresso significativo, salendo al 12,7% (+0,8%).
In rialzo anche Alleanza Verdi e Sinistra (7,3%, +0,4%), Azione (3,6%, +0,4%), +Europa (2,1%, +0,1%) e Italia Viva (2%, +0,2%). Restano invece stabili Forza Italia all’8,9% e la Lega all’8,2% (-0,1%). In lieve calo Noi Moderati (0,3%, -0,1%). Completano il quadro gli altri partiti al 4,7%, mentre la quota di astenuti e indecisi resta altissima: ben 41,6% dell’elettorato.

Crescono i giudizi negativi sul governo Meloni
Se i partiti si muovono entro margini contenuti, il dato più rilevante riguarda il giudizio sull’esecutivo. La fiducia nel governo guidato da Giorgia Meloni scende al 34% (-3%), mentre i giudizi negativi salgono al 62% (+2%). Un calo che coinvolge anche quasi tutti i principali leader, con Giorgia Meloni al 34% (-1%), Giuseppe Conte stabile al 27%, Antonio Tajani al 26% (-2%) e Elly Schlein al 25% (-1%).
Stabili anche Matteo Salvini (22%), Carlo Calenda (16%) e Matteo Renzi (11%). La figura più apprezzata in assoluto rimane il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un consenso al 60%, nonostante una flessione di tre punti.
Salvini tra i più impopolari, Giorgetti tra i più apprezzati
Il sondaggio entra anche nel dettaglio della percezione dei ministri del governo Meloni. A risultare più impopolare è Matteo Salvini: pur non venendo indicato negativamente dal proprio elettorato, raccoglie il maggior numero di giudizi sfavorevoli (42%) tra tutti gli altri segmenti politici, sia di maggioranza che di opposizione.
Tra i membri più apprezzati dell’esecutivo spiccano invece Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, con il 33% di pareri positivi e il 35% di negativi, e Guido Crosetto, ministro della Difesa, anch’egli al 33% positivo contro il 39% negativo. Meglio di Giorgia Meloni stessa (34% positivi, ma 55% negativi) e di Antonio Tajani (30% positivi, 48% negativi).
Molto critica la valutazione per la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che raccoglie soltanto l’11% di giudizi positivi, contro un 66% di negativi, con una bocciatura anche da parte del centrodestra (51%).

Le politiche più controverse: femminicidio, reddito, immigrazione
Sul fronte dei provvedimenti legislativi, la misura più apprezzata in assoluto è l’inasprimento delle norme contro il femminicidio (38%). Tuttavia, tra gli elettori di centrodestra, la priorità va altrove: primo posto per l’eliminazione del reddito di cittadinanza (51%), seguita dall’inasprimento delle regole su immigrazione (41%) e manifestazioni pubbliche (35%).
Il reddito di cittadinanza, seconda misura più apprezzata in termini generali (29%), è però anche una delle più divisive. È al quarto posto tra i provvedimenti meno graditi (21%) e riceve particolare opposizione dagli elettori delle opposizioni, soprattutto dal Movimento 5 Stelle (43%).
Ponte sullo Stretto e Ddl Sicurezza: i provvedimenti meno apprezzati
Chiude il sondaggio una valutazione dei provvedimenti meno condivisi. Il Ponte sullo Stretto risulta il più impopolare in assoluto, con il 36% di pareri negativi. Subito dopo si colloca il Ddl Sicurezza, che spacca in due l’elettorato: è il secondo provvedimento più osteggiato dalle opposizioni (50%), con picchi nel Partito Democratico (60%) e in Alleanza Verdi e Sinistra (63%), dove viene considerato il peggior atto dell’intero governo.
Nel complesso, il sondaggio restituisce l’immagine di un’Italia divisa, dove il consenso per Giorgia Meloni resta solido ma non più sufficiente a sostenere in blocco l’intera compagine governativa. Una realtà complessa che, a mille giorni dall’insediamento, richiede risposte non solo politiche ma soprattutto credibili.