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“Una vita distrutta…”. Schianto terribile in moto, Gianmarco muore a solo 18 anni: “Aveva la patente da 20 giorni”

Pubblicato: 17/07/2025 16:59

La perdita di una giovane vita in un incidente stradale rappresenta sempre un dolore profondo e uno shock per familiari, amici e comunità. Quando a rimanere coinvolto è un ragazzo di appena 18 anni, le domande si moltiplicano e cresce la necessità di comprendere le cause di una tragedia che poteva essere evitata. Un dramma che lascia un vuoto enorme e un senso di sgomento in chi ha condiviso con lui la quotidianità.

La passione per la moto, un mezzo di libertà e velocità, può trasformarsi in un rischio mortale se qualcosa va storto. Ogni giorno sulle strade si consumano incidenti che spezzano sogni e vite, e ogni volta il bilancio è di dolore e rimpianto. La storia di questo giovane centauro è purtroppo l’ennesima conferma della fragilità della vita su due ruote, soprattutto quando l’esperienza è ancora limitata.

L’incidente

È morto all’ospedale dell’Angelo di Mestre dopo ore di lotta tra la vita e la morte. Gianmarco Valerio, 18 anni appena compiuti, non ce l’ha fatta: troppo gravi le ferite riportate nell’incidente in via Cavin di Sala, a Mirano (Venezia), mentre si recava al lavoro. Era in sella alla sua Ducati Monster quando si è schiantato contro una Peugeot condotta da un uomo del posto.

L’impatto, violentissimo, è avvenuto nella mattinata di mercoledì 16 luglio, alle 8.10. Valerio, originario di Santa Maria di Sala, stava procedendo in direzione Mirano. L’utilitaria, che proveniva dalla direzione opposta, ha svoltato verso l’area commerciale, all’altezza del negozio Dal Ben. L’urto è stato inevitabile. Secondo una prima ricostruzione, la moto potrebbe essere arrivata a velocità sostenuta, rendendo impossibile la frenata. Il diciottenne ha colpito in pieno la fiancata della vettura, è stato sbalzato per circa 20 metri e ha terminato la sua corsa contro un muretto, finendo infine in un fossato.

Soccorsi immediati, ma le ferite erano troppo gravi

Subito si sono attivati i soccorsi, anche grazie agli automobilisti in transito e allo stesso conducente dell’auto, sotto choc per l’accaduto. Vista la situazione drammatica, è stato fatto decollare un elicottero del Suem 118. I sanitari hanno tentato di stabilizzare le condizioni del giovane e lo hanno trasferito d’urgenza al nosocomio mestrino.

Per ore i medici della Rianimazione di Mestre hanno provato il possibile. Familiari e amici hanno sperato, pregato, atteso notizie. Ma nella serata di mercoledì è arrivata la conferma che nessuno voleva ricevere: Gianmarco Valerio è morto.

Il dolore di due comunità e l’indagine in corso

Il dramma ha scosso profondamente non solo Mirano, dove è avvenuto l’incidente, ma anche Santa Maria di Sala, dove Gianmarco viveva con la famiglia. Il giovane lavorava in una ditta metalmeccanica di Mirano e fino a tre anni fa aveva indossato la maglia dello Stigliano Calcio. Una vita piena di passioni, tra moto, calcio e i primi passi nel mondo del lavoro.

La notizia della morte ha raggiunto anche i sindaci Alessandro Arpi e Tiziano Baggio, rispettivamente primi cittadini di Santa Maria di Sala e Mirano, proprio durante i consigli comunali. Entrambi i consessi hanno osservato un momento di raccoglimento per ricordare il ragazzo.

Sul luogo dello scontro sono intervenuti gli agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese, che hanno effettuato i rilievi. Per un’ora si sono verificati rallentamenti lungo la via. L’indagine è ora destinata a complicarsi con il decesso del giovane. In particolare, gli inquirenti dovranno accertare se Gianmarco, che aveva conseguito la patente da soli 20 giorni, fosse autorizzato a guidare quella moto: un punto legato alla possibile versione depotenziata del mezzo. Si valuterà anche l’eventuale contributo dell’alta velocità, forse rilevabile da un autovelox installato lungo via Cavin di Sala, ma che al momento non può elevare sanzioni per ragioni normative.

Non è il primo dramma sulle strade del Miranese

Quella di Gianmarco è l’ennesima giovane vita spezzata sulle strade del Miranese. Appena un mese fa, il 12 giugno, Roberto Sangiovanni, anche lui 18enne di Noale, è morto in un incidente a Santa Maria di Sala, sulla Noalese, dopo uno scontro con una Fiat 500. Anche in quel caso, inutili i soccorsi.

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