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Eredità Vanzina, è guerra totale in famiglia: “Ha fatto questo a suo fratello”. La furia della moglie

Pubblicato: 18/07/2025 15:46

Una contesa tra eredi, nata nel silenzio dei ricordi ma esplosa in aula di tribunale, sta scuotendo l’eredità di uno dei più celebri registi del cinema italiano. Quando si mescolano affetti e denaro, anche i legami più solidi rischiano di cedere sotto il peso di incomprensioni, sospetti e accuse incrociate. E così, a distanza di anni dalla scomparsa di Carlo Vanzina, la sua memoria è diventata il fulcro di una battaglia legale tra fratello, moglie e figlie.

Al centro della vicenda, non solo una somma di denaro contestata, ma anche una diversa interpretazione degli obblighi morali e legali che derivano da un’eredità condivisa. Le aule giudiziarie, in questo caso, non sono state solo un luogo per dirimere un dissidio economico, ma il terreno di uno scontro che ha riportato alla luce le dinamiche interne a una delle famiglie simbolo dello spettacolo italiano.

Scontro tra eredi

A sette anni dalla scomparsa del regista Carlo Vanzina, una battaglia legale tra eredi scuote la famiglia. Il fratello Enrico Vanzina, noto sceneggiatore, ha ottenuto una sentenza favorevole in primo grado contro Lisa Melidoni, vedova del regista, che ora dovrà restituire 391 mila euro alla International Video 80, società un tempo gestita dai due fratelli. Coinvolte anche le figlie Isotta e Assia, chiamate a concorrere nella restituzione della somma in quanto eredi dirette.

La somma contestata sarebbe relativa a un prestito ottenuto da Carlo Vanzina, con il consenso del fratello, dalla società comune. Dopo la sua morte, Enrico ha chiesto alla cognata di sanare il debito. La Melidoni ha però negato di essere a conoscenza di tali pendenze, dando così il via a un braccio di ferro che ha coinvolto sia la giustizia civile sia quella penale.

Secondo quanto stabilito dal tribunale civile, Lisa Melidoni, insieme alle due figlie, è tenuta a risarcire la cifra. La decisione, tuttavia, è stata impugnata. La donna, difesa dagli avvocati Niccolò Maria de Mattei e Giancarlo Mancuso, ha fatto sapere di aver già avviato l’appello presso la Corte di Roma, affidandosi a un nuovo collegio difensivo guidato dal professor Antonio Briguglio e dall’avvocato Roberto Vaccarella.

Scambi di accuse e denunce reciproche

Nel frattempo, la vicenda ha avuto anche uno strascico penale. Lisa Melidoni ha presentato una denuncia per tentata truffa nei confronti del cognato. Enrico Vanzina ha reagito querelando la donna per calunnia. La Procura di Roma ha richiesto l’archiviazione di entrambi i procedimenti: nel caso dello sceneggiatore, il gip ha già accolto la richiesta, ritenendo che le pretese economiche avanzate fossero fondate. Sulla posizione della Melidoni, invece, il giudice si è riservato la decisione, pur recependo il parere del pubblico ministero, che ha riconosciuto come la donna non fosse al corrente dei rapporti finanziari tra i fratelli Vanzina.

Lisa Melidoni: «Non è solo una questione economica»

«Ritengo sia stata commessa una profonda ingiustizia», ha dichiarato Lisa Melidoni. «Per me e per le mie figlie non è solo una questione economica, ma anche e soprattutto una questione morale, nel rispetto della memoria di Carlo». La battaglia legale, quindi, non è ancora chiusa: l’ultima parola spetterà alla Corte d’appello, chiamata ora a riesaminare la vicenda.

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