Vai al contenuto

“In una fessura…”. Ritrovamento shock in Italia: era scomparsa da ieri, ora la notizia tremenda

Pubblicato: 18/07/2025 18:30

Trascorrere del tempo nella natura, tra i paesaggi mozzafiato delle montagne, è per molti un’esperienza rigenerante, un modo per riconnettersi con sé stessi e allontanarsi dalla frenesia quotidiana. Ma la montagna, per quanto affascinante, può diventare in pochi istanti uno scenario di pericolo, specialmente quando si affrontano escursioni in solitaria o si sottovalutano le difficoltà del percorso.

I sentieri alpini, anche quelli apparentemente ben tracciati, nascondono insidie. Basta una deviazione sbagliata, un momento di incertezza o un calo di energia per trovarsi in situazioni critiche. In questi casi, la tempestività dei soccorsi e l’efficienza delle squadre di ricerca possono fare la differenza, anche se, purtroppo, non sempre si riesce ad arrivare in tempo.

Ritrovata senza vita dopo una notte di ricerche

È stata ritrovata priva di vita la donna malese di 60 anni scomparsa nel pomeriggio del giorno precedente nella zona del Rifugio Biella, nel territorio comunale di Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. La donna si era separata dalla sua compagna di escursione, che aveva preferito fermarsi per la stanchezza, e aveva deciso di proseguire in direzione della Croda del Becco, tra le Dolomiti di Ampezzo e quelle di Braies.

Dopo essersi resa conto di aver smarrito il sentiero del ritorno, la sessantenne aveva inviato un messaggio all’amica chiedendo aiuto. Da quel momento sono partite le operazioni di soccorso, rese complicate dall’impossibilità di definire con precisione l’area in cui si trovasse. Le ricerche si sono protratte per tutta la notte, con l’impiego di numerose squadre e tecnologie avanzate.

Una caduta fatale in una zona impervia

Verso le 11 del mattino seguente, grazie alla geolocalizzazione del cellulare ottenuta tramite il sistema Imsi catcher dei vigili del fuoco, l’elicottero della Guardia di finanza di Bolzano ha individuato il corpo della turista. La donna era precipitata per circa cento metri lungo una parete rocciosa, finendo in una stretta fessura tra le rocce.

Alle operazioni hanno partecipato molte unità: il Soccorso alpino di Cortina, San Vigilio di Marebbe e Hochpustertal, le unità cinofile, la Guardia di finanza di Cortina, Auronzo e Prato alla Drava, oltre ai vigili del fuoco di Belluno e Venezia e ai carabinieri. Una mobilitazione massiccia purtroppo non sufficiente ad evitare il tragico epilogo.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure