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La stanchezza di Forza Italia, Barelli attacca la Lega sullo Ius Scholae: “Ignoranti, leggete il testo”

Pubblicato: 18/07/2025 18:07

Un attacco frontale, con parole pesanti, che rompe gli equilibri interni della maggioranza. Sullo ius scholae, il forzista Paolo Barelli sceglie di non usare mezzi termini e affonda contro gli alleati della Lega, rei – a suo dire – di non aver nemmeno letto la proposta di legge sulla cittadinanza per chi ha completato un ciclo scolastico in Italia. “Ignoranti, leggetela”, afferma il capogruppo di Forza Italia alla Camera, in un’intervista rilasciata a Repubblica, parlando nel Transatlantico di Montecitorio.

“Lega strumentale, così ci costringono a rispondere”

Secondo Barelli, la polemica interna al centrodestra sulla cittadinanza non è frutto di divergenze strategiche, ma della “strumentalizzazione” operata dal Carroccio. “Quando un alleato ti dice che la tua proposta è una cavolata – denuncia – ti costringe a rispondere. E io dico: studiate la proposta, perché dieci anni di scuola dell’obbligo non sono uno scherzo”. Una replica dura, rivolta a chi, come Matteo Salvini, ha ridimensionato il tema dichiarando che “non è una priorità per nessuno”.

Barelli difende la linea di Antonio Tajani, che ha rilanciato il tema, ribadendo però che nulla si muoverà senza un accordo nella coalizione. “Quando si sta in una maggioranza, si decide assieme. A volte si ingoia qualcosa che non entusiasma. Ma non si può liquidare tutto con una battuta”.

Il nodo calendario e le critiche a chi ignora il testo

Alle accuse di immobilismo – la proposta non è ancora stata calendarizzata – Barelli replica imputando lo stallo alla difficoltà di convergenza all’interno della maggioranza: “Non si portano avanti temi divisivi, anche se sono importanti”. E ribadisce: “Chi ci critica non conosce nemmeno il testo. Alcuni della Lega hanno parlato senza sapere. Anche se non faccio nomi, le cose non stanno come dicono loro”.

Barelli ricorda che anche Giorgia Meloni, nel 2022, non era contraria allo ius scholae: “Nel programma si parla di inclusione e immigrazione regolare. Il tema esiste, anche se non è prioritario”.

Pier Silvio in politica? “Valorizzi ciò che già c’è”

Infine, una riflessione sul possibile ingresso in politica di Pier Silvio Berlusconi: “Se entra, mi fa piacere. Ma lo faccia tenendo conto che Giorgia Meloni è al 30% e che c’è già una classe dirigente. Non si tratta solo di entrare: chi lo fa deve aggiungere qualcosa, non sostituire”. Una dichiarazione che sembra voler raffreddare gli entusiasmi attorno all’eventuale discesa in campo dell’imprenditore.

Il messaggio è chiaro: lo spazio per nuove figure politiche esiste, ma non deve minare gli equilibri già consolidati.

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