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Malattia horror, batterio mangiacarne uccide quattro persone: “Attenti se li mangiate”

Pubblicato: 18/07/2025 17:26

Negli ultimi anni, il rischio di infezioni gravi causate da batteri emergenti è cresciuto in modo significativo, ponendo nuove sfide per la salute pubblica. Tra questi, il Vibrio vulnificus, noto come batterio “mangiacarne”, si sta affermando come un pericolo sempre più concreto, in particolare per chi entra in contatto con acque salmastre o consuma determinati alimenti di mare. La sua capacità di provocare infezioni necrotizzanti, talvolta letali, rende indispensabile un’attenta prevenzione e un monitoraggio costante, soprattutto in un contesto climatico in rapido cambiamento.

Questi batteri, che fino a poco tempo fa erano confinati in aree geografiche ristrette, stanno ampliando il proprio raggio di azione. La combinazione di fattori ambientali, tra cui il riscaldamento globale e l’aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi, favorisce la proliferazione di microorganismi potenzialmente letali. In questo scenario, la diffusione del Vibrio vulnificus rappresenta un campanello d’allarme per medici, autorità sanitarie e cittadini, chiamati a riconoscere i rischi e adottare comportamenti cautelativi.

Quattro morti: l’allarme di Matteo Bassetti

L’ultimo episodio grave si è verificato in Florida, dove quattro persone sono morte nel corso del 2025 a causa di un’infezione da Vibrio vulnificus. L’infettivologo Matteo Bassetti ha sottolineato come questo batterio stia diventando una minaccia concreta anche per l’uomo, legata in modo diretto ai cambiamenti climatici in atto. La presenza del Vibrio vulnificus in acqua salmastra e nei molluschi rappresenta un pericolo che non va sottovalutato, soprattutto per chi ha ferite aperte o un sistema immunitario indebolito.

Il Vibrio vulnificus è chiamato “batterio mangiacarne” per la sua capacità di causare infezioni cutanee gravissime, che possono richiedere l’amputazione degli arti colpiti. Nel peggiore dei casi, l’infezione si evolve fino a provocare il decesso del paziente, nonostante le terapie mediche intensive. Secondo Bassetti, la diffusione di questo batterio è favorita dalle condizioni ambientali mutate negli ultimi anni: gli uragani e le tempeste spingono il batterio verso l’uomo tramite l’acqua salmastra, penetrando in modo pericoloso attraverso ferite anche di piccola entità.

Trasmissione e sintomi

Oltre al contatto diretto con l’acqua, il Vibrio vulnificus può essere trasmesso anche attraverso il consumo di molluschi e ostriche crude. Nella maggior parte dei casi, l’infezione provoca disturbi gastroenterici come diarrea e vomito, ma in alcune situazioni può sfociare in infezioni gravi e potenzialmente mortali. L’aumento dei casi gravi è un segnale chiaro degli effetti del riscaldamento globale sugli equilibri naturali e sulle malattie infettive.

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