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Minaccia il pilota e dirotta l’aereo: è caccia in volo. Accerchiato

Pubblicato: 18/07/2025 21:24

In un’epoca segnata da crescenti tensioni e da un’attenzione sempre maggiore alla sicurezza aerea, anche un piccolo aereo può scatenare una crisi su larga scala. Quando un mezzo perde il controllo o si comporta in modo sospetto, le autorità non possono permettersi esitazioni: ogni secondo è cruciale. Anche nei cieli di paesi noti per la loro stabilità, episodi inattesi possono improvvisamente far scattare procedure di emergenza.

Sebbene la maggior parte dei voli si concluda senza incidenti, sono sempre più frequenti i casi in cui, per motivi ideologici, psicologici o di protesta, alcuni individui cercano di trasformare il volo in uno strumento di messaggio o minaccia. In questi casi, la reazione delle forze dell’ordine e dei controllori del traffico aereo è fondamentale per garantire l’incolumità di tutti.

Allarme nei cieli: aereo dirottato e scramble militare

Martedì scorso, un uomo ha provocato il panico in volo nei cieli di Vancouver, in Canada, dopo aver dirottato un piccolo Cessna 172 decollato dall’aeroporto di Victoria, sull’isola omonima. Il protagonista dell’episodio è Shaheer Cassim39 anni, che secondo la ricostruzione fornita dalla Royal Canadian Mounted Police, avrebbe minacciato un istruttore di volo per poi allontanarsi da solo a bordo dell’aereo, percorrendo circa 40 miglia in direzione dell’aeroporto internazionale della città.

Durante il volo, il piccolo velivolo ha compiuto diversi giri sopra lo scalo di Vancouver, costringendo le autorità a sospendere il traffico aereo. In risposta, il North American Aerospace Defense Command (NORAD) ha fatto decollare caccia F-15 per un’azione di intercettazione d’emergenza (scramble). L’atterraggio si è poi concluso senza danni, ma il Cessna è stato immediatamente circondato e l’uomo arrestato.

Ideologia, delirio e sicurezza a rischio

«Gli investigatori hanno stabilito che il sospettato ha agito con motivazioni ideologiche per interrompere lo spazio aereo», ha dichiarato la polizia. Cassim, già titolare di un brevetto di volo e con un passato in una piccola compagnia aerea, avrebbe pubblicato in rete messaggi inquietanti: si definiva “messaggero di Allah” e “Messia” inviato per salvare l’umanità dal cambiamento climatico. Tra i suoi post, uno recita: «L’angelo Gabriele mi è apparso e mi ha dato un messaggio da parte di Allah», aggiungendo un allarme apocalittico sul “riscaldamento globale incontrollato”. In passato, aveva già tentato azioni dimostrative pacifiche, come un lungo viaggio in bicicletta attraverso il Paese. L’aeroporto di Vancouver ha sospeso i voli per 39 minuti, con nove arrivi dirottati, sottolineando che «la situazione sarebbe potuta durare molto più a lungo».

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