
Dopo gli aumenti scattati a livello nazionale, ora è l’Europa ha imporre una nuova tassa sulle sigarette che farà ulteriormente balzare il prezzo. La Commissione europea ha ufficializzato le nuove proposte per l’aumento delle imposte sui prodotti a base di tabacco, comprese le sigarette tradizionali e quelle elettroniche, e rappresentano il punto di partenza per le trattative tra gli Stati membri. Secondo le stime dell’industria del tabacco, l’aumento delle accise potrebbe far salire il prezzo di un pacchetto di sigarette di oltre un euro. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia per i consumatori.
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Le due proposte della Commissione
Queste misure fanno parte del pacchetto legato al prossimo bilancio dell’Unione europea e, se approvate, non entreranno in vigore prima del 2028. La Commissione ha presentato due proposte distinte, ma strettamente connesse. La prima punta a modificare la direttiva del 2010 che stabilisce le imposte minime sui prodotti del tabacco. L’obiettivo è aggiornare e aumentare le accise su sigarette, tabacco trinciato, sigarette elettroniche e prodotti affini, comprese le nuove forme come le nicotine pouches. La seconda proposta riguarda invece le finanze europee: prevede che ogni Stato dell’UE versi direttamente una quota delle entrate generate dalle accise sul tabacco al bilancio dell’Unione.

Aumento delle accise: quando scatterà e quali sono i nuovi importi minimi
La riforma sulle accise verrebbe applicata a partire dal 2028, con un periodo di transizione di quattro anni per permettere agli Stati membri di adeguarsi gradualmente. Ecco i nuovi valori minimi proposti:
– Sigarette: da 64 a 215 euro ogni 1.000 sigarette;
– Sigari e sigaretti: da 12 a 143 euro ogni 1.000 pezzi;
– Tabacco trinciato: da 40 a 215 euro al chilo;
– Sigarette a tabacco riscaldato: 108 euro ogni 1.000 (attualmente nessun minimo);
– Altri prodotti a base di tabacco: 143 euro al chilo;
– Liquidi per e-cig con ≤15 mg/ml di nicotina: 12 centesimi/ml;
– Liquidi per e-cig con >15 mg/ml di nicotina: 36 centesimi/ml.
Il rialzo delle accise potrebbe riflettersi direttamente sul costo dei prodotti per i consumatori. Anche se il prezzo finale dipenderà dalle scelte dei singoli Paesi e delle aziende produttrici, si stima che il rincaro per un pacchetto di sigarette potrebbe superare un euro. Un obiettivo dichiarato di Bruxelles è proprio quello di disincentivare il consumo, soprattutto tra i giovani, attraverso l’aumento dei prezzi.