
Una violenta scossa di terremoto è stata avvertita questa mattina, venerdì 18 luglio, intorno alle ore 09:14, a Napoli e in diversi comuni della provincia. La popolazione, colta di sorpresa, ha segnalato l’evento con centinaia di messaggi sui social network, descrivendo la scossa come particolarmente intensa e in grado di far vibrare pareti, sollevare mobili e far tremare pavimenti.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) è al lavoro per determinare con precisione epicentro e magnitudo, mentre crescono i timori per una possibile correlazione con il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei, da mesi oggetto di monitoraggio intensificato.

Tra i quartieri dove il sisma è stato avvertito con maggiore forza si segnalano Bagnoli, Agnano, Soccavo, Fuorigrotta, Colli Aminei e Vomero, oltre che nei comuni limitrofi di Quarto e Pozzuoli. Alcuni residenti riferiscono di una scossa dalla duplice natura, descritta come sia sussultoria che ondulatoria, elemento che contribuisce ad aumentare la percezione del rischio.
Blocco ai trasporti, ferrovia bloccata
La circolazione ferroviaria è sospesa in via precauzionale nel nodo di Napoli per verifiche tecniche a seguito del terremoto. Trenitalia informa che “i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare ritardi”.
È stata anche interrotta la circolazione ferroviaria sulle linee Cumana e Circumflegrea a seguito della scossa di terremoto di questa mattina. Lo stop è stato deciso per permettere le necessarie verifiche tecniche sulle due linee che collegano il centro di Napoli con i comuni dei Campi Flegrei. Lo rende noto Eav, azienda del trasporto pubblico della Regione Campania.
Molte le persone che, prese dal panico, si sono riversate in strada. Al momento non si registrano danni a persone o edifici, ma le verifiche sono tuttora in corso. La Protezione Civile è attiva in tutta l’area urbana e flegrea per controlli e sopralluoghi di sicurezza.
Le autorità raccomandano di seguire esclusivamente gli aggiornamenti da fonti ufficiali e di attenersi alle norme di comportamento in caso di eventi sismici, in particolare in una zona ad alto rischio geologico come quella napoletana.