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L’orsa che uccise Andrea Papi, la decisione è arrivata: “Lo hanno fatto”

Pubblicato: 19/07/2025 22:48

L’orsa JJ4 ha lasciato il Trentino. Nelle scorse ore è stata prelevata dal Centro faunistico del Casteller, a Trento, dove si trovava rinchiusa da oltre un anno, e ha iniziato il suo viaggio verso la Germania. Ad accoglierla sarà il “Parco alternativo per orsi e lupi” gestito dalla Fondazione tedesca Stiftung für Bären, nel cuore della Foresta Nera.

Il trasferimento avviene senza costi per l’Italia. A farsene carico, come comunicato ufficialmente, è stata proprio la fondazione tedesca, che ha coperto tutte le spese tecniche ed economiche dell’operazione, comprese le fasi delicate di cattura e trasporto.

La notizia è stata comunicata alla famiglia Papi

Ad annunciare il trasferimento è stato l’assessore alle foreste della Provincia autonoma di Trento, con delega ai grandi carnivori, Roberto Failoni. L’assessore ha fatto sapere di aver avvisato personalmente la famiglia di Andrea Papi, il giovane 26enne di Caldes ucciso da JJ4 nell’aprile 2023, durante un allenamento nei boschi della val di Sole.

La decisione di trasferire JJ4 all’estero è stata preceduta da lunghe valutazioni tecniche e legali, e si inserisce nella complessa gestione della fauna selvatica in Trentino, dove da anni si discute della convivenza tra uomo e grandi predatori.

JJ4 non sarà abbattuta, ma resterà isolata

L’orsa non verrà abbattuta, come inizialmente previsto da un’ordinanza del presidente Fugatti, poi sospesa e infine annullata dai tribunali. Nel nuovo rifugio tedesco JJ4 non tornerà in libertà, ma vivrà in un’ampia area recintata, in condizioni più favorevoli rispetto al Casteller, dove le sue condizioni di detenzione erano state oggetto di forti critiche da parte delle associazioni animaliste.

Il trasferimento di JJ4 chiude una delle vicende più delicate e controverse degli ultimi anni in Trentino, che ha messo a confronto diritto alla sicurezza, tutela della fauna e dolore umano. La memoria di Andrea Papi resta viva nella sua comunità, mentre l’orsa che ha segnato la sua fine prende un’altra strada, lontano dai boschi che li videro scontrarsi.

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