
Una semplice foto di compleanno, pubblicata per condividere un momento di felicità familiare, ha scatenato un’ondata di reazioni violente e polarizzanti. Nell’immagine si vede un bambino di otto anni sorridente, davanti a una torta decorata, con un vestitino colorato e una tiara sulla testa. Un dettaglio che ha provocato la reazione di centinaia di utenti, incapaci di accettare che un bambino possa esprimersi liberamente anche nel modo in cui sceglie di vestirsi.
Nel clima avvelenato dei social, dove ogni contenuto può diventare occasione per lo scontro ideologico, lo scatto è diventato bersaglio di insulti omofobi e sessisti. L’indignazione di alcuni utenti si è rapidamente trasformata in un vero e proprio shitstorm, mettendo in secondo piano il senso di quella condivisione: celebrare un momento privato, tenero e spensierato, vissuto con la famiglia.
Commenti d’odio per la foto del figlio Marc
A pubblicare la foto è stato Pedro, attaccante 37enne della Lazio, che ha voluto condividere con i suoi follower la festa di compleanno del figlio Marc, celebrata nel parco acquatico Siam Park di Tenerife. Il bambino indossava un vestitino con spalline e una tiara scintillante, elementi che hanno scatenato una valanga di commenti carichi di pregiudizi: «Maschio o femmina?», «Chi veste suo figlio da ragazza?», «C’è ancora tempo per riprenderti tuo figlio».
Nonostante l’ondata di odio, Pedro ha scelto di non rimuovere il post, lasciandolo visibile sul proprio profilo Instagram. Ha però limitato i commenti, per tutelare il figlio da ulteriori offese. Una decisione netta, che esprime la volontà di non nascondere nulla e di non vergognarsi della felicità del proprio bambino.
Il calciatore risponde con i fatti

Il gesto di Pedro è stato interpretato da molti come un atto di fermezza e libertà. In una rete spesso dominata da conformismo e aggressività, la scelta di lasciare online quella foto è diventata un simbolo: ogni bambino ha il diritto di essere sé stesso, di giocare, di sperimentare, senza dover rientrare in ruoli o aspettative imposte. In mezzo a tanti commenti ostili, sono apparse anche voci di solidarietà e sostegno.
«Si vede che è felice, a differenza di tutte quelle persone chiuse di mente», ha scritto un’utente, Giorgia, in uno dei commenti più apprezzati. E molti altri hanno sottolineato la forza del messaggio lanciato da Pedro, anche senza parole: proteggere il proprio figlio significa anche non arretrare di fronte al pregiudizio.
Dalla tv ai social, tanti i messaggi di vicinanza

Tra le dimostrazioni di affetto, anche quella della conduttrice Amor Romeira, che ha pubblicamente lodato il calciatore: «Quanto è fortunato tuo figlio a crescere con te e quanto siamo fortunati noi ad avere un padre che capisce che il vero amore è ciò che libera, non ciò che limita». E ancora: «Che importanza ha il suo genere? Spero che il mondo non sia così crudele e che si senta a suo agio al 200%».
Al momento, nessun commento ufficiale dalla Lazio, che ha comunque confermato Pedro per la prossima stagione. Ma il silenzio della società non scalfisce la portata del gesto del giocatore: difendere il proprio figlio e il suo diritto alla felicità resta un messaggio potente, che molti genitori hanno riconosciuto come proprio.
