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Italia. Panico in strada, neonata smette di respirare! Urla disperate della mamma

Pubblicato: 19/07/2025 11:10
Neonata soffocare salvata polizia

Ci sono momenti in cui il tempo sembra fermarsi. Istanti in cui la paura paralizza, in cui ogni secondo pesa come una vita. Il cuore batte all’impazzata, le mani tremano, lo sguardo si annebbia. Poi, in mezzo al caos, qualcuno interviene. Un gesto preciso, un’azione istintiva, la prontezza di chi ha giurato di servire lo Stato, anche nei momenti meno prevedibili. E così, ciò che poteva trasformarsi in tragedia diventa un miracolo, fatto di sangue freddo e umanità.
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È una scena che sembra uscita da un film: una madre in lacrime stringe tra le braccia la sua bambina di pochi giorni, disperata perché non respira più. Intorno a lei, il mondo si dissolve in un urlo. Ma a volte il destino si presenta sotto forma di divisa, pronta a sfidare il panico per restituire la vita. Un gesto provvidenziale, frutto di istinto e addestramento, salva una neonata da una fine che pareva segnata.

Il dramma si consuma a Torre Annunziata

Soltanto 18 giorni di vita aveva la bambina che, nella serata di ieri, ha rischiato di morire in via Roma a Torre Annunziata, nel cuore della provincia napoletana. Un malore improvviso ha colto la piccola mentre si trovava in strada con la madre. In pochi secondi la situazione è precipitata: la neonata ha smesso di respirare, è diventata cianotica e la donna, in evidente stato di panico, ha iniziato a gridare disperata chiedendo aiuto.

Le urla hanno attirato l’attenzione di una pattuglia della polizia, che si trovava in zona per un normale controllo del territorio. Gli agenti non hanno esitato un solo istante: si sono precipitati verso la donna e hanno subito constatato la gravità della situazione. La bambina mostrava evidenti segni di sofferenza respiratoria e stava perdendo conoscenza.

L’intervento decisivo degli agenti

I poliziotti hanno eseguito sul posto alcune manovre di primo soccorso per liberare le vie aeree della neonata, provando a farla tornare a respirare. La tensione era altissima, ma l’addestramento e la freddezza hanno guidato i due agenti in un intervento delicatissimo. Una volta stabilizzato, seppur parzialmente, il respiro della piccola, gli agenti l’hanno trasportata d’urgenza all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, insieme alla madre.

Lì, i medici del pronto soccorso hanno preso immediatamente in carico la neonata e l’hanno sottoposta alle cure necessarie. Le sue condizioni, per fortuna, sono apparse subito in miglioramento. Resterà comunque ricoverata per ulteriori accertamenti, per comprendere le cause del malore e garantire un monitoraggio costante nelle prossime ore.

Il plauso del sindacato di polizia

Non si è fatta attendere la reazione del sindacato di polizia Coisp, che attraverso il segretario generale provinciale Giuseppe Raimondi, ha voluto lodare pubblicamente l’intervento degli agenti: «Sono eroi, è l’unico termine adeguato per definire colleghi che hanno agito con sangue freddo e competenza, salvando una vita. La loro prontezza dimostra quanto sia cruciale la presenza della polizia sul territorio, anche in situazioni che nulla hanno a che fare con la criminalità».

Raimondi ha poi aggiunto un pensiero personale toccante: «Da padre prima ancora che da poliziotto, non posso non pensare ai genitori della bambina, che hanno vissuto un incubo. A loro va la nostra vicinanza». Infine, l’appello al questore di Napoli, Maurizio Agricola, affinché riconosca ufficialmente il valore dell’intervento e premi gli agenti «come meritano».

Una storia che restituisce fiducia

Quanto accaduto a Torre Annunziata è un episodio che va oltre la cronaca. È la dimostrazione concreta di cosa voglia dire servizio pubblico, di come la presenza delle istituzioni possa fare la differenza anche nei momenti più imprevedibili. In un contesto spesso segnato da difficoltà sociali, questo gesto restituisce fiducia nella professionalità delle forze dell’ordine e nella loro capacità di proteggere i cittadini.

Una vita salvata, un gesto eroico, una comunità che si stringe intorno a una famiglia che ha rischiato di perdere tutto. E due agenti che, in silenzio, sono tornati al loro turno, consapevoli di aver fatto il proprio dovere.

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