
A oltre due anni dall’inizio dell’invasione russa, l’Ucraina tenta di riaprire uno spiraglio per una soluzione diplomatica. La guerra ha provocato devastazioni su vasta scala, lasciando migliaia di vittime e milioni di sfollati. In questo contesto, i segnali di apertura, anche se timidi, assumono un valore strategico sia sul piano interno che internazionale.
Dopo settimane di relativa immobilità sul fronte diplomatico, il governo ucraino ha annunciato un nuovo passo verso il dialogo. L’intento è quello di riportare le parti al tavolo dei negoziati per cercare un terreno comune, anche solo iniziale, su cui costruire un possibile percorso di cessate il fuoco. Un obiettivo che resta complesso, ma che Kiev considera essenziale.
Proposta ufficiale da parte di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver proposto alla Russia un nuovo round di colloqui di pace da tenersi la prossima settimana, cercando di riattivare un processo negoziale fermo da settimane. La proposta arriva dopo lo stallo registrato all’inizio di giugno, quando le trattative si erano interrotte senza progressi concreti.
Nel suo discorso serale, Zelensky ha precisato che anche Rustem Umerov, Segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino, ha confermato l’iniziativa diplomatica. “Umerov ha riferito di aver proposto il prossimo incontro con la parte russa per la prossima settimana”, ha dichiarato il capo dello Stato.
“Serve rafforzare lo slancio dei negoziati”

Zelensky ha ribadito la necessità di dare continuità al confronto. “Lo slancio dei negoziati deve essere rafforzato“, ha affermato, sottolineando l’urgenza di mantenere aperti i canali diplomatici in un momento in cui i combattimenti sul terreno continuano a mietere vittime da entrambe le parti.
La proposta si inserisce in un quadro ancora teso, con nessuna risposta ufficiale da parte di Mosca al momento. Kiev, tuttavia, insiste nel voler esplorare ogni via possibile per una soluzione diplomatica al conflitto che dura ormai da oltre due anni.