
I vetri sono esplosi verso l’esterno, le tende rosse sventolano a brandelli, i sedili sono sbalzati fuori dall’abitacolo. L’autobus è accartocciato su un lato, seminascosto tra sassi e sterpaglia. Intorno, buste squarciate, materassini insanguinati, bottiglie, vestiti. Gli sportelli laterali sono divelti, alcune persone sono rimaste incastrate tra le lamiere mentre altre sono state sbalzate fuori.
Nel caos dell’impatto, soccorritori e passanti si sono mossi tra lamiere e fango per raggiungere chi chiedeva aiuto. I feriti sono stati estratti uno a uno, molti portavano magliette uguali, segno forse di un viaggio organizzato. Alcuni erano già senza vita all’arrivo dei primi mezzi di emergenza. Il mezzo, completamente distrutto, è rimasto per ore adagiato in fondo alla discesa, sorvegliato da militari e medici volontari.
La tragedia sulla Firouzabad-Kavar
L’autobus si è ribaltato su una strada montuosa, mentre era in viaggio con 55 passeggeri a bordo. Il bilancio è drammatico: 21 persone sono morte, 34 sono rimaste ferite. L’impatto è avvenuto su un tratto già noto per la pericolosità, con curve strette e pendenze senza barriere. Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite: si ipotizzano un guasto tecnico o un errore umano.
Secondo la tv di Stato, numerose unità di soccorso sono state inviate subito dopo l’allarme. Le operazioni sono proseguite per tutta la mattina, ostacolate dalla posizione impervia del luogo e dalle condizioni del mezzo, quasi completamente sventrato.
Una strage silenziosa
Le autorità locali hanno confermato che l’autista è tra i superstiti, ma al momento non è stato possibile raccogliere la sua versione. Alcuni testimoni parlano di una frenata improvvisa, altri di una curva affrontata a velocità sostenuta. Le indagini sono in corso.
Il Paese è tra quelli con il più alto tasso di mortalità stradale al mondo: 20.000 vittime registrate solo tra marzo 2024 e marzo 2025. Un numero che pesa come una guerra silenziosa, quotidiana, che passa quasi sempre sotto silenzio.
Feriti in condizioni critiche
I 34 feriti sono stati trasferiti negli ospedali più vicini, alcuni in condizioni gravissime. Fonti sanitarie hanno confermato la presenza di donne e bambini tra le vittime. Le immagini dei soccorsi mostrano ambulanze ferme lungo il ciglio della carreggiata, uomini che scavano tra i detriti, urla e sirene nella polvere.
“Ho visto un bambino trascinato fuori senza conoscenza, sua madre era già morta”, ha detto uno dei primi soccorritori. I resti del bus restano ora sul posto, a testimoniare una tragedia che si poteva forse evitare.