
Un corpo seminascosto tra i cespugli che costeggiano la strada. Un odore acre, poi lo sguardo attonito di un passante che porta il cane. Così si è aperta, in modo improvviso e angosciante, la scena di un ritrovamento destinato a far luce su una morte avvolta dal mistero. La strada è quella di via del Mandrione, nel quadrante sud-est della Capitale, dove tra le mura di contenimento e il verde incolto che lambisce la carreggiata, è stato trovato il cadavere di una donna.
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, il corpo sarebbe in avanzato stato di decomposizione. La morte risalirebbe ad almeno due settimane fa. Le condizioni del cadavere non hanno permesso finora di risalire all’identità della vittima, che potrebbe essere rimasta a lungo inosservata tra la vegetazione.
Indagini in corso, attesi i rilievi della scientifica
Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile e i sanitari del 118, che hanno constatato il decesso. È atteso l’arrivo della polizia scientifica per effettuare tutti i rilievi utili a chiarire le cause della morte. Al momento, nessuna ipotesi viene esclusa: si indaga per comprendere se si tratti di un decesso per cause naturali, di un suicidio o di un omicidio.
A dare l’allarme è stato un uomo che stava passeggiando con il suo cane lungo il tratto più appartato di via del Mandrione, zona dove non mancano bivacchi e situazioni di marginalità sociale. I poliziotti stanno verificando l’eventuale presenza di segnalazioni di scomparsa compatibili con il profilo anagrafico e temporale della donna trovata.
Una zona già segnata dal degrado
Via del Mandrione non è nuova a episodi oscuri. L’area, un tempo tratto ferroviario dismesso, oggi vive tra contraddizioni urbane e sacche di degrado. Proprio per questo, la scoperta del corpo riaccende i riflettori su una periferia romana spesso dimenticata, ma dove i margini della città e dell’umanità rischiano talvolta di confondersi.