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“Fiammata africana” sull’Italia: temperature altissime, scatta l’allarme in queste città

Pubblicato: 20/07/2025 09:00

Domenica rovente in gran parte d’Italia, in particolare al Sud e sulle isole maggiori, investite da una nuova fiammata africana che ha portato le temperature a superare anche i 40 gradi. Il caldo estremo ha colpito soprattutto Sicilia e Sardegna, già da ore sotto osservazione da parte della Protezione civile e delle autorità sanitarie.

Secondo il bollettino ufficiale del Ministero della Salute, oggi, domenica 20 luglio, sono sei le città classificate con bollino arancione, ovvero con un livello di allerta per il caldo che può rappresentare un rischio per la salute, specialmente per anziani, bambini e soggetti fragili. Si tratta di Bari, Cagliari, Campobasso, Palermo, Perugia e Roma.

A queste si aggiungono undici città in bollino giallo, cioè in pre-allerta per ondate di calore meno estreme ma comunque potenzialmente rischiose. L’elenco comprende Ancona, Bologna, Bolzano, Catania, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Pescara, Reggio Calabria e Rieti.

Il picco del caldo è previsto tra oggi e martedì, con temperature che – secondo le ultime previsioni – potranno toccare anche i 45 gradi nelle aree interne della Sicilia orientale, in particolare tra Siracusa e Catania. Valori simili anche in alcune zone dell’entroterra sardo.

La Protezione civile della Sardegna ha emesso un avviso per temperature molto elevate valide almeno fino alle ore 18 di oggi. Si raccomanda alla popolazione di limitare le attività all’aperto nelle ore più calde, evitare l’esposizione diretta al sole e bere molta acqua per prevenire colpi di calore.

Al Nord, la situazione è più variabile: sebbene le temperature siano comunque alte, si segnalano precipitazioni improvvise e locali temporali, soprattutto su Alpi e Prealpi, che interrompono momentaneamente l’ondata di calore in quelle aree.

Le autorità sanitarie ricordano che i bollini arancioni non indicano solo alte temperature, ma condizioni ambientali che possono mettere a rischio la salute, anche dei soggetti sani, in caso di prolungata esposizione o attività fisica intensa. Particolare attenzione è rivolta agli anziani soli e alle persone con malattie croniche.

Nei prossimi giorni, gli esperti annunciano che la bolla d’aria calda africana continuerà a stazionare sul bacino del Mediterraneo, mantenendo il clima torrido almeno fino a mercoledì 23 luglio. Per il ritorno di temperature più miti bisognerà attendere la seconda metà della settimana.

Nel frattempo, le amministrazioni locali stanno predisponendo piani di emergenza, aprendo centri climatizzati per i cittadini più vulnerabili e intensificando i servizi di assistenza. Il consiglio resta uno: restare al fresco, idratarsi spesso e prestare attenzione ai segnali di malessere.

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