
Una vita dedicata alla cultura e all’isola di Salina si è spenta in modo inatteso: Barbara Venturini, manager milanese molto amata, è morta soffocata durante un pranzo. Un dramma improvviso che ha lasciato senza parole amici e colleghi, ma anche la comunità dove Barbara aveva scelto di investire il suo tempo, la sua energia e la sua professionalità.
L’incidente è avvenuto proprio a Salina, uno dei suoi luoghi del cuore. Nata ad Ancona nel 1948, Barbara si era trasferita per lunghi periodi sull’isola, portando con sé una passione contagiosa per l’arte, la valorizzazione del territorio e quei progetti che sanno unire le persone sotto il segno della bellezza e dell’autenticità.
Una vita tra cultura, viaggi e incontri
Barbara Venturini era una vera protagonista del turismo culturale. Dopo la laurea a Torino, aveva scelto di realizzare i suoi sogni a Milano, distinguendosi per creatività e attenzione alle persone. In città aveva costruito una rete di relazioni e progetti, sempre pronta a mettersi in gioco con uno stile unico e accogliente.
L’isola di Salina è stata poi la sua nuova casa. Qui, all’interno dell’associazione Made in Salina, ha messo in moto idee, eventi e iniziative per promuovere l’artigianato locale e la cultura eoliana. Il suo talento? Unire, raccontare storie, far emergere l’identità di una terra tanto speciale. Il tutto con discrezione e sensibilità, senza mai cercare i riflettori ma lasciando un segno ovunque passasse.
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Salina, la missione di una vita e il ricordo che resta
Per Barbara, Salina era un vero e proprio rifugio dell’anima. Qui aveva scelto di passare gran parte dell’anno, tra progetti, scrittura e nuove idee per intrecciare passato e futuro dell’isola. Il suo approccio era sempre gentile, mai invadente, ma capace di creare legami forti e duraturi. Tutti la ricordano per la passione e l’energia con cui si dedicava a ogni iniziativa—una fiamma che ora manca tremendamente a chi l’ha conosciuta.
Dietro di sé lascia due figlie, Alice e Margherita, e una sorella, Giselda, ancora ad Ancona. Il loro dolore è condiviso da un’intera comunità; i messaggi di affetto sono arrivati numerosi, soprattutto dalle Eolie, dove Barbara era considerata una vera rammendatrice di pace e promotrice di uno sviluppo culturale. “Le Eolie – si legge sulla pagina Facebook ufficiale – perdono un personaggio che ha vissuto l’amata Salina da rammendatrice di pace e da promotrice di uno sviluppo culturale che ha sempre patrocinato con amore e rispetto”, un tributo che racchiude la vera essenza del suo impegno.

Un addio che commuove: la voce della comunità
Oltre al suo lavoro associativo, Barbara era anche corrispondente del Notiziario locale, sempre presente nel raccontare la vita di Salina. “A Lei chiediamo di continuare a scrivere i suoi magnifici pezzi. Dal paradiso in linea Barbara Vergnano…”: così l’hanno salutata, con un messaggio firmato da Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e le rispettive famiglie. Un ricordo che emoziona e che sottolinea quanto Barbara abbia saputo arricchire ogni luogo con cultura, bellezza e umanità.


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