
Una vibrazione netta, un rumore profondo come uno strappo che non si vede. Poi il silenzio irreale, appena prima che comincino i telefoni a squillare, le luci ad accendersi, i passi a correre giù per le scale. In alcune città, la gente ha lasciato i letti senza nemmeno capire perché. In altre, il pavimento ha ondeggiato appena. Ma chi l’ha sentita, sa che non era un sogno.
Nell’aria c’era quell’odore strano di polvere smossa. Qualcuno ha gridato, qualcuno ha pregato. E c’è stato anche chi è rimasto a guardare il lampadario, fermo, come se potesse dare una risposta. Nelle strade, il rumore dei portoni aperti ha preceduto le parole. Non era la prima volta, e forse non sarà l’ultima. Ma ogni scossa, anche piccola, ha un tempo tutto suo.
La scossa alle 21:19 locali
Una scossa di terremoto di magnitudo 5.1 ha colpito l’Iran settentrionale nella serata di venerdì 20 giugno. L’orario registrato è stato 21:19 locali, le 19:49 in Italia, con epicentro nei pressi della città di Semnan, a circa 200 chilometri a est della capitale.
Il sisma è stato registrato a una profondità di 10 km, parametro che lo rende più avvertibile in superficie. Nonostante l’intensità moderata, in molte aree è stata chiaramente percepita come una scossa secca, breve ma netta. Secondo le prime indicazioni non ci sarebbero danni gravi.
Paura ma nessun crollo
In diverse località della provincia, specialmente nei piccoli centri più vicini all’epicentro, la popolazione è scesa in strada per precauzione. Alcuni edifici sono stati evacuati a titolo cautelativo, ma i sopralluoghi non hanno evidenziato criticità strutturali.
Non risultano al momento né vittime né feriti, anche se i servizi di emergenza sono rimasti operativi per tutta la notte. I rilievi proseguiranno nelle prossime ore, anche per verificare eventuali repliche che spesso seguono eventi di questa magnitudo.
Alta attenzione nelle prossime ore
In molti villaggi, i residenti hanno scelto di passare la notte all’aperto, nei cortili o dentro le auto. Una precauzione comprensibile, alimentata più dal timore che dalla reale entità del danno. La protezione civile iraniana ha attivato i protocolli di monitoraggio continuo.
Le autorità locali restano in allerta per possibili scosse di assestamento e hanno invitato la popolazione a evitare comportamenti rischiosi. Non si esclude che il fenomeno possa rientrare in una fase sismica più ampia, ancora in evoluzione.