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“Un morto e due pazienti gravi”. Il virus che fa paura all’Italia: è allarme

Pubblicato: 20/07/2025 11:28

Era stata ricoverata il 14 luglio all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, in stato confusionale e con una febbre persistente. La diagnosi, arrivata in poche ore, aveva confermato l’infezione da virus West Nile, trasmessa da puntura di zanzara. La donna, 82 anni, residente a Nerola, in provincia di Roma, è deceduta nei giorni successivi. Per la Regione si tratta della prima vittima confermata nel Lazio nel corso di questa estate.

Nel frattempo, sono sei i casi accertati nella sola provincia di Latina. Due pazienti risultano in condizioni critiche, anche a causa della compresenza di altre patologie, e sono attualmente ricoverati all’ospedale Santa Maria Goretti. Gli altri quattro, invece, risultano in progressivo miglioramento clinico e vengono monitorati in strutture sanitarie locali.

La Regione Lazio attiva il piano di emergenza

Il 17 luglio la Regione ha dato avvio a un rafforzamento delle attività di sorveglianza, rivolto in particolare ai presidi sanitari del territorio pontino. Il piano prevede tre assi d’intervento: sensibilizzazione dei medici, disinfestazioni mirate nelle zone a rischio e informazione ai cittadini sull’importanza di prevenire le punture.

Nel territorio della provincia di Latina, le condizioni ambientali favoriscono la proliferazione della Culex pipiens, una zanzara che deposita le uova nei canali di irrigazione, nelle canalette di scolo ai bordi delle strade e nei piccoli ristagni d’acqua. Le amministrazioni locali hanno già avviato interventi straordinari di bonifica ambientale, con trattamenti larvicidi nelle aree sensibili.

Ai medici viene chiesta massima attenzione neurologica

L’allerta riguarda soprattutto i casi invasivi di tipo neurologico, che possono manifestarsi con encefaliti, meningiti a liquor limpido, paralisi flaccide o forme simili alla sindrome di Guillain-Barré. Per questo, la Regione ha invitato i medici – in particolare quelli operativi nella provincia di Latina – a considerare il virus West Nile nella diagnosi differenziale in presenza di sintomi compatibili, soprattutto in soggetti anziani o immunodepressi.

Il virus non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente attraverso la puntura di zanzare infette. L’uomo è un ospite terminale del ciclo virale: non può trasmetterlo ad altri esseri umani, né infettare nuove zanzare. La prevenzione individuale resta perciò l’unico strumento realmente efficace, con l’uso di repellenti, zanzariere, abiti coprenti e la rimozione di acque stagnanti nelle aree private.

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