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Emanuela trovata morta a Roma, è giallo: “È scomparso!”

Pubblicato: 21/07/2025 14:33

La scomparsa e la tragica morte di Emanuela Ruggeri hanno acceso i riflettori su un caso che ha subito suscitato grande commozione e inquietudine nella Capitale. Una giovane donna di 32 anni, scomparsa nel nulla e ritrovata senza vita dopo sei giorni, in un’area periferica e poco frequentata di Roma. Un evento che riporta all’attenzione la drammaticità delle sparizioni improvvise e la difficoltà, spesso, di ricostruire con chiarezza gli ultimi momenti delle vittime.

La vicenda, segnata da una serie di interrogativi ancora aperti, ha mobilitato le forze dell’ordine e la magistratura, con l’obiettivo di fare piena luce su quanto accaduto. Fondamentale, in questo senso, sarà il recupero di elementi chiave, come il cellulare di Emanuela, la cui scomparsa potrebbe nascondere informazioni decisive per l’evoluzione dell’inchiesta.

Scomparso il cellulare di Emanuela Ruggeri: è un mistero chiave nelle indagini

Resta avvolto nel mistero il telefono di Emanuela Ruggeri, la trentaduenne scomparsa lunedì 14 luglio da Colli Aniene, e ritrovata senza vita domenica 20 luglio in via del Mandrione, nel quartiere Tuscolano della Capitale. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi centrale per ricostruire gli ultimi spostamenti della donna, la cui morte è ancora tutta da chiarire.

Emanuela era uscita di casa alle 20.35 dicendo di andare a trovare un’amica, da cui però non è mai arrivata. L’ultimo contatto con la madre risale al giorno seguente, un messaggio inviato dal suo cellulare. Quel dispositivo, però, non è stato più ritrovato. Accanto al corpo, nascosto tra i cespugli, è stata rinvenuta solo una borsa contenente i documenti d’identità della giovane. L’identificazione è avvenuta grazie a questi e a un confronto con tatuaggi e piercing.

Autopsia e ipotesi overdose: in corso anche i test tossicologici

Secondo quanto trapelato dalle prime informazioni sull’autopsia, in corso al policlinico di Tor Vergata, non si esclude l’ipotesi di un’overdose. Ruggeri, secondo quanto emerso, avrebbe avuto trascorsi legati alla droga, anche se al momento non vi sono certezze. Per accertare questa possibilità, oltre all’esame autoptico, sono stati disposti test tossicologici.

Nel frattempo, gli inquirenti passano al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nei dintorni del luogo del ritrovamento. L’obiettivo è capire se Emanuela sia arrivata da sola o se ci fossero altre persone con lei, ricostruendo così gli ultimi momenti prima della morte.

Indagini aperte per morte come conseguenza di altro reato

A indagare è la Procura di Roma, con un fascicolo aperto dalla pm Giulia Guccione per morte come conseguenza di altro reato. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. L’attenzione degli investigatori è ora tutta rivolta al ritrovamento del telefono: un elemento che potrebbe rivelare non solo gli ultimi movimenti della trentaduenne, ma anche eventuali contatti sospetti nelle ore cruciali prima del decesso.

La madre di Emanuela, che per giorni ha lanciato appelli disperati, ora attende risposte. E con lei anche gli inquirenti, che confidano nel cellulare come possibile chiave per sbloccare la verità.

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Ultimo Aggiornamento: 21/07/2025 15:40

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