Vai al contenuto

“Le case tremano”. Forte scossa di terremoto in Italia, il boato all’improvviso

Pubblicato: 21/07/2025 23:28

Una scossa di terremoto improvvisa ha colpito il Nord Italia nella tarda serata di oggi, generando momenti di forte paura tra la popolazione. L’evento tellurico, avvertito distintamente in molte città, ha spinto centinaia di persone a riversarsi in strada in preda al panico, con segnalazioni da diversi centri urbani di vetri tremanti, mobili spostati e suoni sordi provenienti dal sottosuolo.

La scossa, accompagnata da un forte boato, ha interrotto la tranquillità serale. Numerose chiamate sono giunte alle centrali operative dei vigili del fuoco e della protezione civile, anche se al momento non si segnalano danni strutturali gravi o feriti, ma i controlli sono ancora in corso in tutta l’area interessata.

Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto ha avuto una magnitudo preliminare di 5.4 ed è stato registrato alle ore 22:52. L’epicentro è stato localizzato a Cabia, frazione del comune di Arta Terme, in provincia di Udine, a una profondità di circa 10 chilometri.

Il sisma è stato avvertito in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige e in parte della Slovenia e Austria, creando una vasta area di percezione. A Udine, Trieste e Pordenone molte persone hanno riferito di aver sentito la casa oscillare per diversi secondi.

Nessun danno grave è stato finora segnalato, ma i tecnici della protezione civile stanno svolgendo sopralluoghi su scuole, ospedali e infrastrutture critiche. Alcuni comuni hanno deciso in via precauzionale di tenere chiusi gli edifici scolastici nella giornata di domani per effettuare verifiche strutturali.

L’evento sismico ha riaperto il dibattito sui cosiddetti precursori sismici, ovvero segnali che potrebbero preannunciare un terremoto. Tra questi, si studiano da tempo variazioni nella concentrazione di gas come il radon, modifiche nei livelli di elementi chimici nel suolo e anomalie elettromagnetiche.

Prima del terremoto di Amatrice del 24 agosto 2016, ad esempio, si osservò un aumento anomalo di Ferro, Vanadio, Arsenico e Cromo, fino a 20 volte rispetto alla norma. Tuttavia, la scienza sismologica non ha ancora identificato un metodo affidabile per prevedere con certezza l’arrivo di un sisma.

La zona del Friuli è purtroppo nota per la sua sismicità, già colpita da un devastante terremoto nel 1976, che causò quasi mille vittime. Da allora il territorio è oggetto di costante monitoraggio, anche grazie a una fitta rete di stazioni sismiche installate dall’INGV.

L’INGV continua ad aggiornare in tempo reale i dati attraverso il suo sito ufficiale e i canali social, mentre i cittadini possono consultare la sezione “Terremoti in tempo reale” per avere notizie ufficiali e corrette. Al momento si raccomanda prudenza, ma non si segnalano nuove scosse di forte entità.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure