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Sondaggi politici, chi vince e chi piange oggi: crollo clamoroso

Pubblicato: 21/07/2025 09:24
sondaggi Fratelli Italia cala

A volte basta un piccolo movimento nei numeri per aprire scenari politici nuovi. La politica italiana si conferma in costante fermento, tra equilibri fragili e dinamiche che cambiano a colpi di decimali. Quando un partito che domina la scena registra un calo, anche se minimo, la notizia inizia a pesare. Ma il dato, per essere compreso davvero, va osservato nella sua interezza. Non tanto per quanto cambia, quanto per chi guadagna mentre qualcun altro perde.
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La fotografia dell’ultimo sondaggio elettorale di YouTrend per Sky TG24 offre uno spaccato preciso dello stato dei partiti italiani. I numeri dicono che nulla è immobile, nemmeno laddove la stabilità sembrava ormai consolidata. Alcune forze politiche crescono silenziosamente, altre cedono terreno. E se Fratelli d’Italia resta il partito di maggioranza relativa, a muoversi sotto la superficie è un elettorato che comincia a diversificare le sue preferenze.

Fratelli d’Italia al 28,1%, ma il divario si assottiglia

Secondo l’ultimo sondaggio politico, Fratelli d’Italia si attesta al 28,1%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Il partito guidato da Giorgia Meloni, pur mantenendosi saldamente al primo posto nelle intenzioni di voto, si allontana dalla soglia simbolica del 30% che in passato sembrava vicina. Un dato che, pur non allarmando, segnala una fase di assestamento.

Alle spalle di FdI si conferma il Partito democratico, con il 22,1%, in leggera flessione (-0,1%). La distanza tra i due principali partiti si accorcia dunque a sei punti percentuali, meno del consueto margine che oscillava tra i sette e gli otto punti. Un indicatore che mostra come la competizione politica tra le due principali forze resti viva, anche se senza strappi significativi.

Movimento 5 Stelle in ripresa, cresce anche Verdi-Sinistra

A registrare il miglior risultato del mese è il Movimento 5 Stelle, che guadagna 0,8% e arriva al 12,7%. Un dato che segna la crescita più netta tra tutti i partiti rilevati, anche se i pentastellati restano comunque distanti sia dal Pd che da FdI. Per il partito di Giuseppe Conte, però, il dato rappresenta un segnale importante, che conferma una tendenza positiva rispetto alla stabilità degli ultimi mesi.

Bene anche per Alleanza Verdi-Sinistra, che sale al 7,4%, con un incremento di 0,4 punti percentuali. Si tratta di uno dei migliori risultati ottenuti negli ultimi mesi per la formazione ecologista e progressista, che continua così a consolidare la propria posizione nello spettro politico italiano.

Centrodestra stabile, Forza Italia leggermente avanti alla Lega

Nel campo della maggioranza di governo, i dati non mostrano particolari scossoni. A trainare la coalizione resta Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia e Lega si mantengono su percentuali simili a quelle registrate da circa tre anni. La Lega scende lievemente all’8,2% (-0,1%), mentre gli azzurri restano stabili all’8,9%, mantenendo un lieve vantaggio.

Le oscillazioni tra le due forze del centrodestra appaiono minime e spesso si risolvono in sorpassi alternati, senza variazioni sostanziali nei rapporti di forza interni alla coalizione. Una stasi che riflette la difficoltà di entrambi i partiti nel recuperare terreno rispetto al partito leader dell’area.

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Area centro-liberale: piccoli movimenti, nessuna scossa

Anche tra le formazioni centristi e liberali, le variazioni sono contenute. Azione si conferma il partito più forte della sua area, con il 3,6%, in crescita di 0,4 punti. Seguono Più Europa, che sale al 2,1% (+0,1%) e Italia Viva, al 2% (+0,2%). Si tratta di piccoli incrementi che, seppur marginali, indicano una tenuta elettorale non scontata in un contesto politico polarizzato.

In fondo alla classifica si colloca Noi Moderati, al 0,3%, in calo di 0,1%. Un dato che conferma le difficoltà dei partiti più piccoli a ottenere visibilità e a intercettare consensi in modo significativo.

Un quadro in movimento, ma senza terremoti

Il quadro politico che emerge da questa rilevazione evidenzia una lenta dinamica di riassetto, più che una rivoluzione. Fratelli d’Italia rimane al vertice, ma non cresce più. Il Partito democratico si mantiene stabile, mentre Movimento 5 Stelle e Verdi-Sinistra registrano segnali di vitalità. Il centrodestra, al netto delle leggere flessioni, resta unito ma con equilibri interni inchiodati. E il centro liberale galleggia tra incrementi minimi e marginalità politica.

I numeri parlano di un’Italia che ascolta, osserva e forse aspetta. Un’Italia in cui l’elettorato sembra restare fedele, ma inizia anche a cercare alternative. Nulla, per ora, cambia in modo radicale. Ma ogni decimale potrebbe essere la miccia per mutamenti più profondi.

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