
Un parco amato da famiglie e sportivi, trasformato in teatro di uno dei casi più sconvolgenti degli ultimi anni. La tragedia avvenuta a Villa Pamphili ha lasciato un segno profondo nella comunità romana, scossa dalla notizia della morte di una bambina di soli due anni e della sua giovane madre. I corpi erano stati scoperti nelle prime ore del mattino, accanto a un sentiero poco frequentato, immersi nel verde che ogni giorno accoglie centinaia di persone. Da quel momento, è iniziata una complessa indagine che sta cercando di fare piena luce su quanto accaduto.
Fin dai primi rilievi è emersa la drammaticità della scena e la possibilità concreta di un duplice omicidio. Le modalità con cui sono stati trovati i corpi, la totale assenza di segni di fuga o colluttazione visibili, e il profilo psicologico del principale sospettato hanno spinto gli inquirenti ad agire con grande cautela. Al centro dell’inchiesta è finito il nome di Francis Kaufmann, un uomo di 46 anni, che secondo le ricostruzioni potrebbe aver agito per motivi ancora non del tutto chiariti.
Svolta nelle indagini

Il test del Dna disposto dalla Procura di Roma ha confermato che Kaufmann è il padre biologico della piccola Andromeda, la bambina trovata senza vita il 6 giugno all’interno di Villa Pamphili. Il risultato dell’esame genetico rappresenta un passaggio centrale per la ricostruzione dei fatti e rafforza l’impianto accusatorio nei confronti dell’uomo, che si trova attualmente indagato per omicidio.
Secondo le ipotesi investigative, la bambina sarebbe stata strangolata proprio all’interno del parco. Le modalità e i tempi del presunto gesto sono ora oggetto di approfonditi accertamenti da parte della squadra investigativa coordinata dalla Procura di Roma. Gli elementi raccolti finora delineano un quadro di gravi responsabilità, che ora dovranno essere confermati da ulteriori prove tecniche e testimonianze.
Kaufmann in carcere: le lamentele e il comportamento sotto osservazione

Nel frattempo, l’indagato ha attirato l’attenzione anche per il suo comportamento in carcere. Francis Kaufmann avrebbe espresso disagio per le condizioni di detenzione, affermando di non riuscire a dormire «senza il mio cuscino» e lamentando il rumore degli altri detenuti. Un atteggiamento che gli investigatori non trascurano, pur non attribuendogli rilievo diretto nell’inchiesta, ma che potrebbe essere utile a tratteggiare il suo profilo psichico.
Kaufmann non è però indagato solo per l’omicidio della figlia. La Procura lo sospetta anche del delitto di Anastasia Trofimova, la madre della bambina, 28 anni, di nazionalità russa. Il corpo della giovane era stato trovato accanto a quello della figlia e al momento si attendono gli esami istologici per definire con precisione le cause del decesso. I primi elementi raccolti non escludono una morte violenta, ma saranno le analisi sui tessuti a confermare o smentire questa ipotesi.
Indagini in corso: i magistrati ricostruiscono la dinamica

Gli inquirenti di piazzale Clodio proseguono il lavoro investigativo analizzando telefoni, tracciati GPS, telecamere di sorveglianza e testimonianze. Ogni dettaglio può rivelarsi decisivo per chiarire la dinamica del duplice omicidio. L’obiettivo della Procura è delineare con precisione la sequenza temporale degli eventi e ricostruire la motivazione alla base di un gesto che resta, per ora, privo di spiegazioni certe.
Nel frattempo, l’intera città resta in attesa. La vicenda ha suscitato un’ondata di dolore e indignazione, che ha portato cittadini e associazioni a chiedere giustizia per Andromeda e Anastasia, le due vittime di una tragedia che ha interrotto due vite in modo brutale e improvviso.