
Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e attuale candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità negli affidi pubblici del Comune durante la sua precedente amministrazione. L’indagine riguarda episodi riconducibili alla passata legislatura, quando Ricci era primo cittadino della città marchigiana.
A rendere nota la notizia è stato lo stesso Ricci, che ha pubblicato un video sui social in cui si dice “sorpreso”, “amareggiato”, ma anche “sereno” e certo della propria “estraneità ai fatti”. “Non mi sono mai occupato personalmente di affidamenti pubblici – afferma –, mi sono sempre fidato dei miei dirigenti e collaboratori”.
Secondo quanto riferito dall’ex sindaco, i pubblici ministeri non contestano utilità patrimoniali dirette, ma una presunta utilità in termini di consenso politico. “È un’accusa curiosa – osserva Ricci – perché non avrei ricevuto alcun vantaggio economico, ma un ritorno in termini di visibilità politica. E si afferma anche che conoscessi certe associazioni, cosa che smentisco totalmente”.

Nel video Ricci fa riferimento ai temi già emersi in passato sulla stampa: murales, feste, il casco di Valentino Rossi. “È un’indagine che va avanti da un anno – precisa – e ora, sorprendentemente, l’avviso di garanzia arriva il giorno dopo la convocazione ufficiale delle elezioni regionali. È difficile non pensare che il tempismo possa avere un peso”.
L’ex sindaco si dice comunque fiducioso nel lavoro della magistratura. “Ho parlato con il mio avvocato – aggiunge – e sono convinto che smonteremo rapidamente ogni accusa. Se qualcuno ha commesso errori, il sindaco è parte lesa, perché viene tradita la fiducia che ripone nei suoi collaboratori”.
Il caso ha immediatamente avuto un’eco politica. Da Fratelli d’Italia arriva una presa di posizione netta, affidata a una nota del deputato Antonio Baldelli. “Sul piano giudiziario vale il principio di innocenza – premette – ma sul piano delle responsabilità politiche, Ricci non può sottrarsi. Le radici delle contestazioni affondano nel suo operato amministrativo”.

La vicenda rischia ora di avere ripercussioni sulla campagna elettorale per le regionali, con Ricci in corsa per il centrosinistra in un territorio storicamente conteso. Le opposizioni chiedono chiarimenti e trasparenza, mentre nel centrosinistra prevale la linea della prudenza.
Nelle prossime settimane si capirà se l’inchiesta avrà sviluppi tali da modificare gli equilibri politici o l’orientamento dell’opinione pubblica. Intanto, la difesa dell’ex sindaco si prepara a fornire chiarimenti alla magistratura, nel tentativo di chiudere rapidamente la questione.
Con l’attenzione dell’opinione pubblica alta e il voto che si avvicina, il caso Ricci potrebbe rappresentare uno snodo delicato per le elezioni marchigiane, già segnate da un clima di forte polarizzazione. Sarà ora la giustizia a dover chiarire i contorni di una vicenda che rischia di andare ben oltre i confini di Pesaro.