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Mostro di Firenze, nuova clamorosa rivelazione: il DNA parla chiaro

Pubblicato: 22/07/2025 13:51

La storia del Mostro di Firenze ha finalmente ricevuto una nuova e clamorosa rivelazione grazie a un accertamento genetico. Natalino, il bambino di sei anni e mezzo che nel 1968 scampò alla morte dopo l’assassinio della madre, Barbara Locci, e del suo amante Antonio Lo Bianco, non era figlio del marito della vittima, Stefano Mele, come inizialmente creduto. Una ricerca condotta dal genetista Ugo Ricci ha ora rivelato che il padre biologico di Natalino è Giovanni Vinci, un membro della famiglia Vinci, che per anni è stata sotto inchiesta in relazione agli omicidi del Mostro di Firenze.

Il legame con Giovanni Vinci e l’inchiesta

Giovanni Vinci, che non era mai stato considerato un sospettato fino a questo momento, aveva dei legami diretti con la famiglia, ma non era mai stato indagato. Questo nuovo sviluppo ha sollevato nuovi interrogativi sulla storia che circonda l’infanzia di Natalino, il cui padre biologico è stato un uomo il cui nome non era mai emerso durante le indagini. Le pm titolari del fascicolo, Ornella Galeotti e Beatrice Giunti, stanno ora cercando di far luce su questa nuova pista, che potrebbe rivelarsi cruciale per risolvere il mistero degli omicidi del Mostro di Firenze.

Il ruolo di Giovanni Vinci nella vicenda

Giovanni Vinci, che appartiene a quel “clan” di sardi coinvolti nelle indagini dal 1982, non era mai stato sospettato. Tuttavia, grazie alle indagini recenti, è stato possibile collegare il suo DNA al caso. Le scoperte sono il risultato di una serie di analisi condotte in gran segreto dal genetista Ugo Ricci, noto per il suo lavoro su altri casi complessi, come quello di Garlasco. Nel 2018, durante un’indagine che ha coinvolto Giampiero Vigilanti, è stato possibile prelevare i profili genetici necessari per collegare Giovanni Vinci e Natalino al caso. Un altro importante sviluppo riguarda la riesumazione del corpo di Francesco Vinci, che ha contribuito alla comparazione del DNA di Giovanni.

Un mistero irrisolto: perché Natalino è stato risparmiato?

Una delle domande più inquietanti rimane senza risposta: perché il Mostro di Firenze ha risparmiato Natalino quella notte del 1968? Non è chiaro se il killer sapesse chi fosse il padre del bambino o se lo avesse risparmiato per altri motivi. La versione ufficiale ha sempre parlato del risparmio del bambino come di una coincidenza, ma ora questa nuova pista potrebbe rivelare nuove dinamiche. Un altro aspetto che merita attenzione riguarda la pistola utilizzata per il delitto del 1968, mai ritrovata, ma che si pensa sia stata utilizzata anche per gli omicidi successivi, avvenuti tra il 1974 e il 1985.

La scoperta del legame tra Natalino e Giovanni Vinci solleva nuove domande anche sui processi precedenti, inclusa la condanna di Pietro Pacciani, accusato di essere uno dei responsabili degli omicidi del Mostro di Firenze. Sebbene Pacciani sia stato condannato e poi assolto, e Lotti e Vanni siano morti, la revisione del caso è ancora un argomento discusso. Paolo Vanni, il nipote del postino, ha chiesto la revisione della condanna di Pacciani, ma i giudici non si sono ancora pronunciati.

Recentemente, Natalino ha ricevuto la notifica da parte della procura, rimanendo visibilmente sconvolto. “Quest’uomo non l’ho mai neanche conosciuto”, ha dichiarato, esprimendo la sua incredulità di fronte alla scoperta. La vicenda continua a far luce su uno dei casi di omicidio più controversi e irrisolti della storia criminale italiana.

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Ultimo Aggiornamento: 22/07/2025 13:53

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