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Alcaraz lancia la sfida a Sinner: “Così mi riprenderò il numero uno”

Pubblicato: 22/07/2025 12:21

Carlos Alcaraz contro Jannik Sinner: la nuova rivalità che incendia il mondo del tennis e conquista anche chi ne sa poco di dritti e rovesci. Due talenti diversi, ma entrambi capaci di trasformare ogni match in uno show globale, anche se sempre con il rispetto reciproco che li contraddistingue.

Dopo la vittoria di Alcaraz a Parigi e il trionfo di Sinner a Wimbledon, la rivalità in campo è ai massimi livelli. e ogni loro sfida è un appuntamento imperdibile. La battaglia tra questi giovani fenomeni è il motore di un tennis che guarda avanti, tra emozioni e colpi di scena. su tutto, il desiderio di primeggiare: Alcaraz vuole il numero 1 e non lo nasconde.

Il guanto di sfida a Sinner

A Madrid, durante la presentazione del nuovo sponsor, Alcaraz si è mostrato rilassato ma carico. Dopo il ko di Wimbledon, ha ricaricato le batterie nella sua Murcia. L’America lo aspetta: la stagione riparte da Cincinnati e approderà agli US Open, ultimo Slam della stagione. La sfida con Sinner è più viva che mai.

“In questo momento il mio primo obiettivo è riprendermi la prima posizione del ranking. L’anno scorso in questo periodo non ho brillato, ma ora sono pronto a dare il massimo”, ha dichiarato con sicurezza. Con 1060 punti da difendere contro i 6030 di Jannik, il sorpasso è possibile. “Sinner è un lottatore che non si fa condizionare, ma io sono pronto”.

La rivalità con Sinner fa bene a tutto il movimento: “È una grande cosa per il nostro sport. Ogni volta che ci affrontiamo ci spingiamo oltre i nostri limiti. Più giochiamo contro, più gente si appassiona al tennis”. E fuori dal campo? “Siamo buoni amici, possiamo parlare di tante cose fuori dal campo. Ho grande rispetto per lui, è una bella persona”.

Il 2025 di Alcaraz è certamente positivo, almeno da quando Sinner è rientrato: tre titoli su terra e finale a Wimbledon. Ma è la crescita mentale a fare la differenza: “A Parigi ho vinto perché ci ho creduto fino in fondo. Anche quando sembrava impossibile”. E alla finale di Wimbledon? “A un certo punto ho pensato che da fondocampo fosse semplicemente più forte di me”.

Per gestire la pressione, Alcaraz si affida da tempo a una mental coach: “A volte mi vengono pensieri negativi, ma lei mi aiuta a gestirli. È tutto nella testa. Ho imparato a vedere il tennis come un sogno, non un lavoro. Questo mi aiuta a sopportare la pressione”.

Dopo la finale persa a Wimbledon, le critiche in Spagna sono state molto dure. Ma oggi Carlos non si lascia più travolgere: “C’è stato un periodo in cui mi influenzavano davvero. Ora cerco di non dare troppo peso. Ho capito che non bisogna essere fenomeni ogni giorno: conta essere costanti, migliorare sempre, anche nelle sconfitte”.

La corsa al vertice è appena cominciata e Alcaraz ha già rilanciato. Sinner risponderà, come sempre, in campo. E il popolo degli appassionati di tennis non vede l’ora di godersi una nuova sfida, nell’attesa di vedere chi uscirà dal tour de force che porta verso le Finals di Torino con il numero uno sulle spalle. Fino alla battaglia successiva.

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