Vai al contenuto

“Sono le gemelle Cappa”. Colpo di scena in diretta, si parla del caso Garlasco ed ecco quelle parole

Pubblicato: 22/07/2025 20:03

Quasi vent’anni dopo quel fatidico 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi fu trovata senza vita nella sua villetta di Garlasco, il caso non smette di far parlare. Se il processo ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi, nuove piste e domande continuano a riaccendere l’interesse dei media e del pubblico. Tra analisi sul DNA, interrogatori controversi e ricostruzioni alternative, una delle ipotesi più discusse torna ciclicamente sotto i riflettori: la pista esoterica e il curioso legame con le gemelle Cappa, cugine della vittima.

È la televisione, con talk show come Quarto Grado e Zona Bianca, a riportare alla ribalta dettagli rimasti in ombra nelle inchieste ufficiali. Nella recente puntata su Rete 4 condotta da Giuseppe Brindisi, i riflettori si sono accesi su alcuni quadri dell’artista Saturno Buttò: due donne in posa frontale, una stampella e un’aureola sospesa. Un’immagine che ha subito fatto pensare alle gemelle Stefania e Paola Cappa, soprattutto perché nel 2007 Paola usava effettivamente una stampella per un infortunio.

Suggestioni tra arte e realtà: il fascino dei dettagli nascosti

L’associazione tra le figure dipinte e le giovani coinvolte nel caso è stata definita “inquietante” da chi ha notato la somiglianza. Tuttavia, l’artista veneto Buttò ha subito tagliato corto: “Non conosco nessuno al di fuori della mia cerchia di modelli”, ha dichiarato, respingendo ogni riferimento diretto. Ma la curiosità aumenta quando si scopre che sul profilo social di Mattia Capra, amico di Marco Poggi e Andrea Sempio, compaiono varie opere dello stesso Buttò. Capra non è mai stato indagato, ma la sua frequentazione di ambienti dal tono oscuro alimenta nuove ombre.

Garlasco, la notizia ufficiale dai nuovi accertamenti sul Dna

Il santuario della Bozzola e l’influenza dell’occulto

Nel cuore di queste ipotesi si trova il santuario della Bozzola, noto non solo come luogo di culto ma anche per essere stato teatro di esorcismi pubblici e meta di giovani attratti dall’occultismo. La narrativa mediatica torna spesso su questo punto, soprattutto quando si ipotizza che Chiara Poggi possa aver scoperto qualcosa di scomodo. Secondo alcune testimonianze, tra i frequentatori del santuario c’erano amici di Andrea Sempio, la cui posizione è stata riesaminata in seguito a incongruenze negli interrogatori, anche se non è mai stato indagato formalmente.

Il mix tra arte simbolica, religione e cronaca nera mantiene viva la suggestione intorno al caso. Ogni nuova connessione tra dettagli artistici, ambienti reali e personaggi coinvolti aggiunge fascino a una storia che sembra non voler finire mai, alimentando il dibattito tra pubblico e media.

Teorie, coincidenze e realtà: il mistero continua

Nonostante il fascino di queste ipotesi, è essenziale ricordare che, ad oggi, non esistono prove concrete che colleghino l’omicidio di Chiara Poggi al mondo dell’occulto o a dinamiche esoteriche. Nessuna di queste piste è stata inserita dagli inquirenti nelle conclusioni ufficiali. Il caso Garlasco, però, resta un enigma suggestivo, fatto di ombre, silenzi e coincidenze che continuano ad appassionare l’opinione pubblica, tra cronaca, mistero e memoria.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure