
Con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature, aumentano anche i rischi legati ad agenti patogeni trasmessi da insetti, in particolare dalle zanzare. Alcuni virus, un tempo circoscritti a specifiche aree del mondo, oggi si stanno diffondendo anche in regioni dove fino a pochi anni fa non erano considerati un problema. È il caso del West Nile, un’infezione virale che sta lentamente diventando una presenza stabile nel nostro Paese.
La situazione viene monitorata con grande attenzione dalle autorità sanitarie, che invitano alla prudenza ma senza allarmismi. Le misure messe in atto puntano a contenere la diffusione del virus e a proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani o chi ha un sistema immunitario compromesso.
Salgono i casi: allerta nel Lazio e in altre province italiane
Secondo l’ultimo bollettino diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità, i casi accertati di West Nile in Italia sono saliti a dieci, raddoppiando rispetto alla settimana precedente. L’episodio più grave ha riguardato una donna di 82 anni deceduta presso l’ospedale di Fondi, in provincia di Latina, dopo essere arrivata in pronto soccorso con febbre alta e confusione mentale.

Il ministero della Salute, pur invitando alla vigilanza, ha ridimensionato il livello di allarme rispetto all’anno precedente, quando nello stesso periodo i casi erano 13, ma senza decessi. Tuttavia, vista la natura spesso asintomatica dell’infezione, si ritiene che i dati ufficiali rappresentino solo una parte del quadro reale.
Controlli rafforzati e misure preventive
Il Centro nazionale sangue ha già attivato procedure speciali per evitare la trasmissione del virus tramite trasfusioni, imponendo test sui prelievi e limitazioni ai donatori provenienti da aree a rischio. Tra le province coinvolte figurano Latina, Ferrara, Lodi, Padova, Verona, Lecce e Torino, solo per citarne alcune.
Nel Lazio, dove si concentra il principale focolaio, è attiva la rete infettivologica regionale, che riunisce esperti dei reparti di malattie infettive e pronto soccorso. «I casi nel Lazio sono tutti legati all’area di Fondi», ha spiegato Stefano Palomba, commissario dell’Istituto zooprofilattico competente, aggiungendo che i controlli si stanno concentrando nell’Agro Pontino, zona umida e favorevole alla proliferazione di zanzare. «Non parlerei di emergenza», ha aggiunto, «ma la diffusione del virus era prevista, anche in relazione ai cambiamenti climatici».