
Una normale uscita di pesca si è trasformata in tragedia al largo di Anzio. Il peschereccio “Resurgo” ospitava Tony Magliozzi, 68 anni, e suo figlio Andrea, accomunati da una vita trascorsa tra le onde. Quella che doveva essere una giornata come tante in mare si è invece conclusa in maniera drammatica, lasciando una ferita profonda nella comunità.
Il naufragio e il salvataggio del figlio
Secondo le prime ricostruzioni, il peschereccio si è improvvisamente capovolto durante le operazioni di pesca. Un’onda improvvisa o forse uno sbilanciamento del carico hanno fatto perdere il controllo dell’imbarcazione. Andrea, il figlio, si è salvato aggrappandosi a una parte del relitto, fino all’arrivo di un altro peschereccio che lo ha tratto in salvo. Le sue condizioni fisiche sono buone, ma il dolore per la perdita del padre è immenso.

Ricerche senza sosta e speranza che si affievolisce
Immediatamente sono partite le ricerche della Guardia Costiera, supportate da sommozzatori e unità navali specializzate. Ogni tratto di mare vicino al luogo dell’incidente è stato perlustrato, mentre parenti e amici seguivano le operazioni dalla costa, sperando in un miracolo. Con il passare delle ore, però, la speranza si è fatta sempre più flebile.

Il ritrovamento del relitto e l’ultimo gesto di Tony
Solo dopo oltre 24 ore, il relitto del “Resurgo” è stato localizzato a 53 metri di profondità. I sommozzatori hanno raggiunto il fondale e, ispezionando ciò che restava dell’imbarcazione, hanno ritrovato il corpo senza vita di Tony Magliozzi. Era rimasto nella plancia di comando, al suo posto, come se volesse restare fino all’ultimo vicino al timone della sua barca, quella che era la sua seconda casa.

Lutto e memoria nella comunità di Anzio
La notizia del ritrovamento ha colpito profondamente la comunità di Anzio. Tony era un volto noto e rispettato, un uomo che il mare lo viveva come una vocazione. Il suo coraggio e la sua dedizione, il gesto di non abbandonare mai il timone, sono diventati simbolo di una vita spesa con dignità e passione. La Capitaneria di Porto ha aperto un’indagine per chiarire le cause dell’incidente, ma per chi conosceva Tony, resta la certezza di aver perso un uomo che ha affrontato il mare con fierezza.
Indagini in corso e appello alla comunità
Oggi Anzio piange un padre, un uomo di mare, un simbolo per tutti. Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili sull’accaduto a contattare la Capitaneria di Porto, nella speranza di fare piena luce su questa tragedia e di sostenere la famiglia Magliozzi in un momento così difficile.