
L’allerta è stata diffusa per proteggere la salute pubblica, in particolare quella delle persone allergiche ai solfiti, che anche con una minima esposizione potrebbero subire reazioni pericolose.

Una nuova allerta alimentare scuote i supermercati italiani. Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo immediato di un lotto di gamberetti per la presenza non dichiarata di allergeni, un rischio che può avere conseguenze serie per chi soffre di allergie. Il prodotto è stato già ritirato dagli scaffali di tutto il Paese. Vediamo nel dettaglio come riconoscere il lotto coinvolto e cosa fare se lo si è acquistato.
Richiamo ufficiale: gamberetti precotti ritirati dal mercato
L’annuncio del richiamo alimentare, datato 21 luglio 2025 ma comunicato pubblicamente solo nelle ultime ore attraverso il sito ufficiale della sicurezza alimentare, riguarda il marchio Gamberetti Artico. Il prodotto è confezionato in vasetti di plastica da 125 grammi dall’azienda Polar Seafood Esbjerg A/S, con sede in Danimarca.
Il caso mette in luce l’importanza della tracciabilità e della corretta etichettatura degli alimenti, strumenti essenziali per tutelare la salute pubblica. Il Ministero, insieme alle autorità sanitarie e agli operatori del settore, continua a rafforzare i controlli per prevenire rischi ai consumatori.
Dettagli sul lotto richiamato

Il richiamo riguarda nello specifico il lotto L4, con scadenza 8 agosto 2025. La misura, adottata in via precauzionale dal produttore, si è resa necessaria perché l’etichetta non segnala la presenza di solfiti. I solfiti sono allergeni alimentari regolamentati dall’Unione Europea, la cui omissione in etichetta può mettere a rischio chi soffre di allergie.
Gli allergeni alimentari come i solfiti rappresentano una delle principali fonti di allerta sanitaria. Per questo motivo, la normativa comunitaria impone trasparenza lungo tutta la filiera. Un errore, anche involontario, può esporre a pericoli migliaia di persone. Vediamo perché i solfiti sono considerati rischiosi e quali comportamenti adottare.
Solfiti: conservanti utili ma rischiosi per chi è allergico
I solfiti vengono aggiunti spesso come conservanti antimicrobici e antiossidanti in molti alimenti, tra cui crostacei, vino e frutta secca. La loro funzione è prevenire la proliferazione di batteri e mantenere la freschezza, oltre a preservare il colore del prodotto come accade nei gamberetti.
Nonostante il loro uso sia considerato generalmente sicuro, nei soggetti sensibili i solfiti possono provocare reazioni allergiche anche gravi. I sintomi più comuni includono mal di testa, difficoltà respiratorie, orticaria, nausea o crisi asmatiche. Per legge, la presenza di solfiti oltre 10 mg/kg o 10 mg/l deve essere sempre indicata in etichetta.
Cosa fare se hai acquistato il prodotto

Le confezioni del lotto L4 sono già state ritirate dal commercio, ma il Ministero raccomanda a chiunque abbia acquistato il prodotto con scadenza 8 agosto 2025 di non consumarlo in nessun caso. È possibile restituire la confezione presso il punto vendita, anche senza scontrino, per ottenere rimborso o sostituzione.