
Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, per lui non c’era già più nulla da fare. Un uomo è morto questa notte in un incendio divampato nel suo appartamento a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. La vittima, che sarebbe un giovane italiano, non è stata ancora identificata con certezza: il corpo è stato ritrovato completamente carbonizzato.
Il rogo è scoppiato attorno alle 3.30 di mercoledì 23 luglio in un appartamento al piano terra di un condominio in via Umberto Fogagnolo. Sono stati alcuni vicini, svegliati dal forte odore di fumo e dalle fiamme visibili dalle finestre, a lanciare l’allarme e a chiedere l’intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine.
I pompieri, entrati nell’abitazione avvolta dalle fiamme, hanno trovato il corpo del giovane già privo di vita. Inutile ogni tentativo di soccorso. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del commissariato di Sesto San Giovanni e la squadra mobile, che ha avviato accertamenti per chiarire la dinamica dell’accaduto.

Secondo le prime informazioni, l’appartamento è andato completamente distrutto. Un dettaglio che, insieme ad altri rilievi compiuti dai tecnici, sta facendo escludere la pista dell’incidente domestico. L’ipotesi investigativa al momento più accreditata è quella del gesto doloso, e il fascicolo aperto in procura è per omicidio.
Gli altri inquilini dello stabile sono stati fatti evacuare a scopo precauzionale durante la notte. Nessuno di loro avrebbe riportato ferite o sintomi da intossicazione. In mattinata, dopo le verifiche strutturali sull’edificio, le famiglie sono state autorizzate a rientrare nei propri appartamenti.
Sono in corso le operazioni di identificazione della vittima, che viveva da sola nella casa andata a fuoco. Le indagini puntano a ricostruire i suoi ultimi contatti e verificare la presenza di eventuali segni di effrazione o anomalie prima del rogo. Non si esclude che il giovane possa essere stato aggredito prima che l’incendio venisse appiccato.
Gli inquirenti stanno analizzando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e ascoltando i residenti del palazzo, per raccogliere testimonianze e dettagli utili. Nessun elemento, al momento, viene escluso: si cerca di capire se la vittima potesse avere conflitti personali o altre situazioni critiche.
Un ruolo chiave potrebbe essere giocato dai rilievi tecnici dei vigili del fuoco, che stanno cercando di stabilire il punto d’innesco delle fiamme e la presenza di eventuali sostanze acceleranti. Solo dopo questi esami si potrà confermare l’ipotesi del rogo doloso con intento omicida.
L’inchiesta è ancora nelle fasi iniziali, ma la pista dell’incendio provocato intenzionalmente resta al momento la più probabile. Il condominio di via Fogagnolo resta sotto osservazione, mentre il quartiere è sotto shock per una vicenda ancora avvolta nel mistero.