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Sindrome Alpha-Gal, cos’è e perché si sta diffondendo l’allergia alla carne rossa provocata dalla puntura di una zecca

Pubblicato: 23/07/2025 08:36
Alpha Gal allergia carne

Una zecca originaria del Sudest degli Stati Uniti, la cosiddetta zecca stella solitaria, sta preoccupando le autorità sanitarie americane a causa della sua espansione rapida e della sua capacità di trasmettere una rara e pericolosa allergia alla carne rossa. L’insetto, noto scientificamente come Amblyomma americanum, è oggi presente anche in zone settentrionali e occidentali degli Stati Uniti, inclusi il Maine e parte del Midwest, in un fenomeno che gli esperti collegano in parte al cambiamento climatico.
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L’allarme dei Cdc: quadruplicati i casi in 15 anni

Secondo i dati forniti dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), i casi di persone morse da zecche stella solitaria sarebbero cresciuti vertiginosamente nel corso degli ultimi quindici anni: da poche decine di casi annui si è passati a circa 450 mila l’anno. Una diffusione che appare ormai fuori controllo e che ha attirato l’attenzione delle agenzie sanitarie federali.

A rendere particolarmente insidiosa questa specie è la sua capacità di provocare la Alpha-Gal Syndrome (Ags), una reazione allergica potenzialmente grave a carni rosse e latticini. Il disturbo può presentarsi con sintomi quali orticaria, nausea, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, può sfociare in anafilassi, una risposta allergica che può essere anche potenzialmente letale.

carne

La sindrome Alpha-Gal e la molecola “estranea”

A provocare la Ags è una particolare molecola contenuta nella saliva della lone star tick: l’Alpha-Gal (galattosio-α-1,3-galattosio), uno zucchero presente nei tessuti della maggior parte dei mammiferi, ma non prodotto naturalmente dagli esseri umani. Dopo la puntura della zecca, l’organismo di alcune persone sviluppa una reazione immunitaria anomala contro la molecola, presente anche in alimenti di origine animale come carni rosse, latte, formaggi e alcuni farmaci di derivazione animale.

Questa disfunzione metabolica non è di breve durata: gli studi condotti tra il 2009 e oggi dimostrano che i sintomi della Ags possono persistere uno o due anni, compromettendo pesantemente la qualità della vita delle persone colpite, soprattutto in un Paese come gli Stati Uniti, dove il consumo di carne rossa pro capite è tra i più alti al mondo.

Una zecca aggressiva e favorita dal riscaldamento globale

La diffusione della zecca stella solitaria è resa ancora più preoccupante dal suo comportamento: si tratta di una specie particolarmente aggressiva, che tende a cercare attivamente l’uomo e quindi a creare più facilmente occasioni di contatto. Secondo le rilevazioni scientifiche, l’espansione della zecca è favorita anche dall’innalzamento delle temperature, una delle molteplici conseguenze della crisi climatica in atto.

Negli ultimi anni, l’insetto si è moltiplicato in regioni dove prima era quasi del tutto assente, con un’evidente progressione verso nord e ovest: oltre agli Stati del Sudest e Sudovest, sono stati segnalati focolai in Texas, Iowa e perfino in alcune aree del Messico. Gli esperti mettono in guardia: se le attuali tendenze climatiche dovessero persistere, la Amblyomma americanum potrebbe arrivare a colonizzare tutta la metà orientale degli Stati Uniti, esponendo milioni di persone al rischio di allergia alla carne rossa.

Casi sottostimati e difficoltà di diagnosi

Uno degli elementi più critici di questa emergenza sanitaria è la sottostima dei casi effettivi. Nonostante tra il 2010 e il 2022 siano stati identificati oltre 110 mila casi sospetti di Ags, i Cdc ammettono che il numero reale di persone colpite potrebbe essere molto più alto. Attualmente, infatti, la sindrome Alpha-Gal non è soggetta a obbligo di notifica nazionale, rendendo difficile un censimento accurato.

Alcuni warning sanitari diffusi a livello statale descrivono la Ags come «potenzialmente letale», anche se finora non sono stati registrati decessi direttamente collegati alla patologia. Tuttavia, la complessità della diagnosi e la scarsa conoscenza della sindrome anche tra i medici di base rendono difficile intervenire in modo tempestivo e mirato.

L’unica arma: la prevenzione

A oggi, l’unico strumento realmente efficace per evitare l’insorgere della sindrome Alpha-Gal è non farsi pungere dalle zecche stella solitaria. Questo significa adottare misure di protezione personale nelle aree a rischio: indossare abiti lunghi, utilizzare repellenti specifici, evitare le zone erbose durante la stagione calda e controllare accuratamente la pelle dopo ogni escursione.

Con l’avanzare della crisi climatica e l’aumento delle temperature medie, il rischio rappresentato dalla Amblyomma americanum è destinato a crescere. I Cdc e le autorità locali stanno intensificando le campagne informative, ma l’allerta resta alta: la zecca stella solitaria, oggi confinata ad alcune zone degli Stati Uniti, potrebbe presto diventare una minaccia sanitaria nazionale.

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