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“Dodici nuovi casi”. Il virus West Nile colpisce altre regioni italiane: cresce la paura

Pubblicato: 24/07/2025 14:58

Dodici nuovi casi di West Nile sono stati confermati nel Lazio, aggravando il bilancio dell’infezione da virus del Nilo occidentale nella regione. A darne notizia è stata la Regione Lazio, dopo l’esito delle analisi effettuate presso il Laboratorio di virologia dell’Istituto Lazzaro Spallanzani IRCCS di Roma. Si tratta di un aumento significativo rispetto ai giorni precedenti, che alimenta l’attenzione delle autorità sanitarie.

Con questi ultimi accertamenti salgono a 21 i casi complessivi confermati nel Lazio dall’inizio del 2025. Tutti sono stati individuati nella provincia di Latina, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana all’ospedale di Fondi. Lo conferma una nota ufficiale della Regione, che monitora quotidianamente la situazione epidemiologica legata alla diffusione del West Nile virus.

Degli altri 20 pazienti attualmente positivi, dieci si trovano ricoverati in reparti ordinari per patologie diverse; sei sono in isolamento domiciliare, due sono stati dimessi e due risultano attualmente ricoverati in terapia intensiva. I comuni dove si presume sia avvenuta l’esposizione al virus includono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia.

Le autorità sanitarie precisano che la diagnosi di infezione viene effettuata con tempistiche rapide: il laboratorio regionale di riferimento è in grado di confermare il virus entro 48 ore dalla ricezione del campione biologico. Questo consente un monitoraggio tempestivo e un’attivazione immediata delle misure di contenimento.

A livello nazionale, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) fa sapere che al 23 luglio 2025 sono 32 i casi totali di infezione da West Nile virus confermati in Italia. Di questi, ben 21 appartengono alla Regione Lazio, tutti localizzati nella sola provincia di Latina, evidenziando un focolaio significativo e circoscritto.

Secondo i dati dell’ISS, tra i 32 casi nazionali, 23 hanno sviluppato la forma neuro-invasiva della malattia, ovvero quella più grave. In particolare, sono stati registrati: 2 casi in Piemonte, 2 in Veneto, 1 in Emilia Romagna, 15 nel Lazio e 3 in Campania. Un ulteriore caso, in Veneto, è stato identificato come asintomatico in un donatore di sangue, mentre 6 casi si sono manifestati con semplice febbre (2 in Veneto e 4 nel Lazio).

Tra i casi confermati, due decessi sono stati notificati: uno in Piemonte e uno nel Lazio. I dati aggiornati preoccupano gli esperti, sebbene per ora la curva sia ritenuta sotto controllo e coerente con l’andamento epidemiologico degli ultimi anni.

L’ISS sottolinea però un dettaglio importante: “L’andamento numerico dei casi nel 2025 è finora in linea con gli anni precedenti, ma la distribuzione geografica presenta alcune novità significative“, ha evidenziato l’ente. La concentrazione nel Lazio e in particolare nella provincia di Latina rappresenta un cambiamento rispetto agli anni passati, dove erano principalmente le regioni del Nord Italia ad essere colpite.

Le autorità invitano i cittadini, in particolare nelle aree coinvolte, ad adottare precauzioni contro le punture di zanzara, principali vettori del virus. L’uso di repellenti, zanzariere e il controllo dei ristagni d’acqua rimangono strumenti fondamentali per ridurre il rischio di contagio, in attesa che la stagione estiva porti a un calo della presenza di insetti.

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Ultimo Aggiornamento: 24/07/2025 15:10

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