
Nella notte tra il 23 e il 24 luglio, le Forze armate russe hanno lanciato una nuova ondata di attacchi aerei su diverse città ucraine, concentrandosi in particolare su Odessa e Cerkasy. I raid, secondo le autorità locali, hanno causato gravi danni a infrastrutture civili, colpendo edifici residenziali, aree commerciali e monumenti storici, oltre a provocare almeno sette feriti, tra cui un bambino.
L’attacco a Odessa si è distinto per la sua intensità. Diversi droni d’attacco russi hanno sorvolato la città durante la notte, provocando incendi diffusi e danneggiando numerosi edifici. I sistemi di difesa aerea ucraini sono riusciti a intercettare parte degli ordigni, ma molti bersagli civili sono stati comunque colpiti.
Il capo dell’Amministrazione statale regionale di Odessa, Oleh Kiper, ha confermato su Telegram che “nonostante l’intenso lavoro della difesa aerea, si registrano danni significativi alle infrastrutture civili”. Diversi incendi sono ancora attivi in vari punti della città. Tra le strutture colpite figurano due piani di un grattacielo residenziale, il tetto di un edificio a due piani, alcuni padiglioni commerciali e persino una stazione di servizio.

Uno dei luoghi simbolici colpiti è il mercato Privoz, storico emblema della città portuale, noto per la sua importanza economica e culturale. Le immagini diffuse dai soccorritori mostrano tetti crollati, detriti fumanti e la presenza costante dei vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza.
I monumenti architettonici del centro storico di Odessa, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità, hanno subito danni strutturali rilevanti. Le autorità stanno valutando l’entità delle perdite, parlando già di un “colpo gravissimo alla cultura e alla storia dell’Ucraina”.
Anche la città di Cerkasy, situata nell’Ucraina centrale, è stata bersaglio di attacchi missilistici e droni. Sebbene i danni siano stati meno estesi rispetto a Odessa, sono stati colpiti edifici residenziali e infrastrutture energetiche. Le squadre di emergenza sono intervenute per soccorrere i feriti e avviare le riparazioni più urgenti.
I servizi di emergenza ucraini hanno confermato che sette persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino ricoverato per lesioni da schegge. Le operazioni di soccorso e contenimento degli incendi sono ancora in corso, così come le valutazioni sulle conseguenze ambientali degli attacchi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato l’ennesimo attacco russo, definendolo “un crimine deliberato contro civili e cultura”. Ha inoltre lanciato un nuovo appello alla comunità internazionale per rafforzare le difese aeree del paese e aumentare la pressione su Mosca attraverso sanzioni più dure.
Questo attacco notturno è solo l’ultimo di una lunga serie che continua a colpire obiettivi civili in Ucraina, evidenziando la necessità, secondo Kiev, di una risposta internazionale più incisiva. Il conflitto, iniziato nel febbraio 2022, non mostra segnali di rallentamento, e i bombardamenti su città storiche come Odessa alimentano l’allarme per il futuro del patrimonio culturale ucraino.