
Una cisterna per l’acqua piovana può rivelarsi una trappola mortale se non adeguatamente messa in sicurezza. In molte abitazioni, soprattutto in contesti in cui la raccolta dell’acqua piovana è una prassi consolidata, la presenza di serbatoi o pozzi interrati rappresenta una potenziale fonte di pericolo, soprattutto per le persone anziane che vi si avvicinano senza assistenza. In questi casi, basta un attimo di distrazione, un passo incerto, perché la routine quotidiana si trasformi in una tragedia irreversibile.
La gestione autonoma di queste strutture, spesso lontane dalla supervisione diretta di altri familiari o vicini, espone chi vi si avvicina a rischi seri. Anche un semplice controllo del livello dell’acqua può comportare un pericolo se mancano protezioni adeguate o se si perde l’equilibrio. E proprio questo, secondo i primi rilievi, sarebbe accaduto in un drammatico episodio avvenuto nel Sud Sardegna, costato la vita a una donna di 84 anni.
Cade nella cisterna: muore una donna di 84 anni

Una tragedia domestica ha colpito nel pomeriggio di giovedì 24 luglio la comunità di Sarroch, nella città metropolitana di Cagliari, dove un’anziana è morta annegata dopo essere caduta in una cisterna interrata per la raccolta dell’acqua piovana, situata nel cortile della sua abitazione. La vittima, Fiorenza Sanna, si trovava da sola al momento dell’incidente e, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe scivolata mentre ispezionava il serbatoio, precipitando nel vuoto.
Inutili i soccorsi, sul posto anche i carabinieri
Nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e del personale del 118, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile: la donna è stata dichiarata morta sul posto. Le operazioni di recupero sono state complesse e rapide al tempo stesso, ma l’assenza di testimoni e la profondità della cisterna hanno reso la situazione ancora più drammatica.
I carabinieri della stazione locale, insieme al nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari e al personale specializzato del Nucleo investigativo, hanno effettuato i rilievi necessari per comprendere l’esatta dinamica dei fatti. Al momento non ci sono elementi che facciano sospettare cause diverse da quella accidentale, anche se resta aperta l’ipotesi che la donna possa essere stata colta da un malore improvviso prima di perdere l’equilibrio.
Il medico legale conferma la morte per annegamento
Il medico legale, intervenuto sul posto, ha effettuato un esame esterno del corpo che ha confermato la morte per annegamento, senza riscontrare altri traumi evidenti. La procura di Cagliari ha scelto di non disporre ulteriori accertamenti, autorizzando la restituzione della salma ai familiari per consentire l’organizzazione dei funerali. La comunità di Sarroch si stringe ora intorno ai parenti della vittima, sconvolta da una morte tanto improvvisa quanto evitabile.