Vai al contenuto

“Che brutta fine che hai fatto!”. Esplode la polemica contro Salvini: cosa succede

Pubblicato: 24/07/2025 10:27
Salvini premiato Israele polemica

È stato consegnato alla Camera dei Deputati, nella Sala del Cenacolo, il controverso “premio Italia-Israele” al vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Un riconoscimento che, nel giro di poche ore, ha acceso una durissima polemica politica e social, tanto da trasformarsi in un vero e proprio caso nazionale. L’onorificenza, assegnata per il presunto impegno di Salvini nel rafforzamento delle relazioni tra Italia e Israele, è finita infatti nel mirino di Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, ma soprattutto ha scatenato migliaia di critiche online, con molti utenti che accusano la Lega di essersi allontanata da ogni principio di equilibrio e neutralità.
Leggi anche: “Tutti muti, come col Covid”. Enrico Ruggeri è una furia, parole rabbiose che spiazzano

Al centro delle polemiche, più ancora della cerimonia in sé, ci sono state le dichiarazioni del vicepremier sulle vittime civili palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, che Salvini ha definito responsabilità “esclusiva di Hamas”, escludendo ogni responsabilità da parte dell’esercito israeliano. “Si può arrivare al cessate il fuoco domani mattina, con la restituzione degli ostaggi. La scelta è solo di Hamas, di chi ha innescato il conflitto vigliaccamente”, ha dichiarato il leader leghista, scatenando l’indignazione di una larga fetta dell’opinione pubblica.

Le critiche politiche e il caso Olimpiadi

A sollevare per primi la voce contro il premio a Salvini sono stati esponenti del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra, che hanno denunciato una scelta “inopportuna” in un momento in cui la comunità internazionale assiste impotente alla crisi umanitaria a Gaza. Secondo molti parlamentari dell’opposizione, l’appoggio acritico al governo israeliano in piena guerra, senza alcun richiamo ai diritti dei civili palestinesi o al rispetto del diritto internazionale, rappresenta una grave distorsione del ruolo istituzionale di un ministro della Repubblica italiana.

Le critiche si sono poi intensificate dopo che Salvini, parlando delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, ha detto di augurarsi di vedere atleti “israeliani, ucraini e russi” partecipare alla competizione. Nessun riferimento ai palestinesi. “Va bene che la Palestina non ha mai partecipato alle competizioni invernali – ha commentato un utente – ma non è questo il punto. È una questione simbolica, e Salvini ha scelto da che parte stare”.

La protesta esplode sui social: “La Lega ha toccato il fondo”

Ma è sul piano del dibattito online che la vicenda ha avuto la maggiore eco. Migliaia di commenti su X (ex Twitter), Facebook e Instagram si sono scagliati contro il segretario della Lega. In molti lo accusano di aver “trascinato il partito in una deriva ideologica” e di aver “fatto una brutta fine politica” per via della vicinanza esplicita con Israele, anche in un contesto bellico dove le vittime civili palestinesi si contano ormai a decine di migliaia.

Frasi come “Vergogna nazionale”, “Premiato per l’indifferenza alle stragi di civili” e “Dove sono finiti i valori della Lega delle origini?” si moltiplicano sui profili ufficiali e sotto i post legati alla cerimonia. Non sono mancati nemmeno gli attacchi da parte di ex elettori del Carroccio, delusi da una linea giudicata “subalterna” e “geopoliticamente miope”.

Le organizzazioni dietro il riconoscimento

A conferire il premio Italia-Israele a Matteo Salvini sono state diverse sigle filo-israeliane: Istituto Milton Friedman, Unione delle Associazioni Italia-Israele, Maccabi World Union, Israel’s Defend & Security Forum (ISDF) e Alleanza per Israele. Le motivazioni del premio parlano di “impegno concreto e costante nel rafforzamento dei legami tra i due Paesi”, con un esplicito riferimento alla visita che il ministro ha compiuto a Gerusalemme nel febbraio scorso, dove ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu.

Una stretta di mano che ha sollevato ulteriore indignazione, soprattutto dopo che la Corte Penale Internazionale ha richiesto un mandato di arresto per crimini di guerra non solo per i vertici di Hamas, ma anche per Netanyahu. Il fatto che Salvini abbia accettato di ricevere il premio in tale contesto è stato interpretato da molti come una provocazione politica, e da altri come una legittimazione implicita di una linea militare fortemente criticata a livello internazionale.

Non va dimenticato, inoltre, che il Likud, il partito conservatore guidato da Netanyahu, è recentemente entrato nel gruppo europeo dei Patrioti – seppure solo come osservatore esterno – lo stesso gruppo in cui siede la Lega. Un dettaglio che secondo i critici non fa che rafforzare l’alleanza politica e ideologica tra le due forze.

Il caso del premio a Salvini si inserisce in un momento già estremamente delicato per i rapporti internazionali e per la percezione pubblica del ruolo dell’Italia nel conflitto israelo-palestinese. Ma la vera frattura, in questo caso, sembra essere interna al Paese, tra chi considera legittimo il sostegno a Israele e chi vede nell’atteggiamento del vicepremier un passo troppo netto, troppo squilibrato, in un contesto dove la diplomazia e l’equilibrio dovrebbero restare le uniche strade percorribili.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure