
Una giornata al mare si è trasformata in tragedia lungo la Riviera nord di Pescara, dove una bambina di 12 anni ha perso la vita dopo essere scomparsa in acqua. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi e i ripetuti tentativi di rianimarla, per la giovane non c’è stato nulla da fare.
La conferma ufficiale è arrivata dai Vigili del Fuoco con una nota diffusa nella serata di lunedì: “Non abbiamo potuto fare di più. Malgrado il recupero fatto dai nostri sommozzatori e il tentativo di rianimazione, la piccola è purtroppo deceduta. Ne diamo conferma con grande dolore”.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la bambina si era tuffata in mare insieme a due fratelli mentre la loro baby-sitter era impegnata a badare al fratellino più piccolo. I bambini, accortisi che la sorella non riemergeva dall’acqua, hanno dato subito l’allarme intorno alle 17.

L’intervento è stato immediato: i bagnini della Lifeguard hanno avviato le prime ricerche, seguiti da squadre specializzate dei Vigili del Fuoco. Un elicottero ha calato due sommozzatori in mare, che hanno individuato la ragazzina dopo circa un’ora di perlustrazione.
Un operatore Lifeguard è intervenuto con la moto d’acqua per portare la bambina a riva, dove sono iniziate immediatamente le manovre di rianimazione. In un primo momento sembrava esserci stata una ripresa, tanto che la 12enne è stata trasferita d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale Santo Spirito di Pescara.
Purtroppo, una volta giunta in ospedale, la situazione è precipitata rapidamente. Nonostante gli sforzi dei medici, la bambina è morta poco dopo il ricovero. Un lutto che ha scosso profondamente la comunità locale e tutta la regione.

La dinamica esatta dell’episodio è ancora in fase di accertamento, ma l’ipotesi più probabile è che la bambina sia stata colta da un malore improvviso o da una corrente anomala che l’ha trascinata sotto. Non si esclude però nessuna pista.
“Siamo profondamente colpiti. Un dolore che non si può accettare”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, esprimendo il cordoglio dell’intera amministrazione. “Non ci si rassegna mai a una fatalità del genere, soprattutto quando spezza una vita così giovane”.
L’intera comunità abruzzese si è stretta intorno alla famiglia della piccola. Intanto, le autorità competenti continueranno a indagare sull’accaduto per fare piena chiarezza e capire se siano emerse eventuali responsabilità o carenze nei controlli di sicurezza.