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“Si è spento nel sonno”. Addio a una leggenda della musica: il triste annuncio è appena arrivato

Pubblicato: 25/07/2025 07:29

Il mondo della musica internazionale è in lutto per la scomparsa di una delle sue voci più iconiche. Un artista capace di attraversare i decenni con il suo stile inconfondibile si è spento, lasciando un’eredità immensa a generazioni di appassionati.

La notizia è arrivata nelle scorse ore, suscitando commozione tra fan, colleghi e critici. Con il suo approccio accessibile e melodico al jazz contemporaneo, ha contribuito a portare questo genere a un pubblico sempre più vasto, diventando un riferimento assoluto.

Chuck Mangione è morto all’età di 84 anni

È morto Chuck Mangione, il leggendario trombettista e compositore jazz reso celebre in tutto il mondo dal brano «Feels So Good». L’artista si è spento nel sonno, nella sua abitazione di Rochester, New York, martedì scorso. A darne notizia è stato il suo legale. Mangione si era ritirato nel 2015, dopo una carriera lunga e ricca di riconoscimenti.

Il suo successo planetario arrivò nel 1977 proprio con «Feels So Good», considerato ancora oggi uno dei brani strumentali più riconoscibili di sempre. Il singolo raggiunse il numero 4 nella Billboard Hot 100 e conquistò la vetta della classifica adult contemporary, diventando un classico del jazz melodico.

Una carriera tra dischi, Grammy e Olimpiadi

Due anni dopo, Mangione fu protagonista anche alle Olimpiadi invernali di Lake Placid 1980 con il brano «Give It All You Got», commissionato per l’evento e suonato live alla cerimonia di chiusura. Un altro tassello fondamentale di una carriera segnata da successi trasversali.

Nel corso della sua vita, Mangione ha pubblicato oltre 30 album, firmando personalmente ogni composizione. Il primo Grammy Award lo vinse nel 1977 per l’album Bellavia, dedicato alla madre. L’opera Friends and Love fu anch’essa nominata ai Grammy e ottenne anche una nomination ai Golden Globe per la miglior colonna sonora originale.

Non mancarono ulteriori riconoscimenti, tra cui un secondo Grammy per il lavoro sulla colonna sonora del film The Children of Sanchez. La sua musica, elegante e comunicativa, gli valse una stima trasversale, che andava oltre il mondo del jazz.

Un personaggio amatissimo anche in TV

Negli anni 2000, Mangione si fece conoscere da un pubblico più giovane grazie alla sua partecipazione alla serie animata King of the Hill, dove interpretava sé stesso in versione comica come testimonial del Mega Lo Mart, diventando un cult anche tra i non appassionati di jazz.

Chuck era anche il fratello del pianista Gap Mangione, con cui aveva fondato nei primi anni Sessanta The Jazz Brothers. Cresciuto artisticamente nell’ambiente del bebop, si ispirò fin da giovane a Dizzy Gillespie, che rimase per lui una figura centrale e formativa.

Con la sua morte, il mondo perde non solo un artista di livello assoluto, ma anche un uomo capace di unire generazioni, linguaggi musicali e culture attraverso la forza espressiva del jazz.

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