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“Rapinato e lasciato in mutande”. Follia in Italia: la vittima ha soltanto 12 anni

Pubblicato: 25/07/2025 10:43

Doveva essere un semplice pomeriggio estivo tra amici, un film da vedere insieme e qualche ora da trascorrere in tranquillità. L’appuntamento era al Bicocca Village, uno dei principali centri commerciali di Milano. Ma quella giornata si è conclusa con un’aggressione violenta e una rapina ai danni di due fratelli, uno dei quali di appena 12 anni, lasciato in mutande da una baby gang.

Erano le 19 quando i quattro amici – due fratelli di 16 e 12 anni e altri due coetanei – sono usciti dal cinema e hanno iniziato a camminare lungo via Ansaldo, fino all’incrocio con viale Sarca. Lì hanno incontrato un gruppo di ragazzi, apparentemente minorenni e di origine nordafricana, uno dei quali teneva al guinzaglio un bull terrier. Fin da subito la situazione è apparsa tesa, e mentre due amici sono riusciti ad allontanarsi, i due fratelli sono rimasti bloccati e circondati.

La rapina si è consumata in pochi minuti. I due fratelli sono stati minacciati, intimiditi anche dalla presenza del cane, e poi spogliati di tutto: borsello, collanina, cappello, cellulare. Il fratellino più piccolo è stato addirittura derubato dei pantaloncini, restando in mutande in mezzo alla strada. A lanciare l’allarme è stato uno degli amici fuggiti, che ha chiamato in silenzio il 112.

La centrale operativa della Questura di Milano ha subito inviato sul posto le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e del commissariato Greco Turro, coordinate rispettivamente da Serafina Di Vuolo e Lorena Di Ballo. Grazie a una ricerca immediata sul territorio, gli agenti sono riusciti a rintracciare i responsabili, fermandoli poco distanti dal luogo della rapina.

I fermati sono sei: cinque minorenni, di cui tre di 14 anni e due di 15, tutti portati al Beccaria, e un 18enne, da pochi giorni maggiorenne, accompagnato invece al carcere di San Vittore. Uno dei fermati aveva con sé anche un coltello a serramanico, a conferma del livello di pericolosità del gruppo.

Determinante per la ricostruzione dei fatti è stata anche la testimonianza di un settimo ragazzo, amico dei rapinatori ma estraneo all’aggressione. Il giovane ha cercato di far ragionare i membri della gang, tentando di dissuaderli e addirittura restituendo i pantaloncini rubati al 12enne. Le sue dichiarazioni hanno aiutato gli investigatori a identificare rapidamente i colpevoli.

La dinamica della rapina è agghiacciante: con la scusa di voler “solo parlare”, la gang ha avvicinato i quattro ragazzi. Quando il 16enne ha risposto di non avere una sigaretta, i toni si sono inaspriti. Gli amici sono riusciti a fuggire, mentre i due fratelli sono rimasti intrappolati e terrorizzati. L’aggressione è proseguita con minacce verbali e l’intimidazione del cane.

«Non provare a seguirci, altrimenti ti faccio male», avrebbe detto uno dei rapinatori al fratello maggiore. Pochi minuti dopo, le Volanti erano già sulle tracce dei responsabili, divisi in due gruppi in fuga verso viale Sarca. Il blitz ha portato all’arresto immediato della gang.

Un episodio che riaccende l’allarme sulla violenza giovanile e sul fenomeno delle baby gang a Milano, sempre più spesso protagoniste di atti criminali in zone frequentate da adolescenti. La città si interroga ancora una volta sulla necessità di maggiori controlli e interventi educativi per arginare un’escalation che preoccupa residenti e istituzioni.

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