
Il 10 settembre a Messina inizierà il processo per Stefano Argentino, il 27enne accusato dell’omicidio di Sara Campanella, la 22enne uccisa a coltellate il 31 marzo 2025. Il processo seguirà un giudizio immediato, e intanto, nei giorni scorsi, la Procura ha depositato gli atti delle indagini. Tra i documenti spicca un elemento cruciale che potrebbe essere determinante per il caso: una registrazione audio trovata nel cellulare della vittima. Sebbene i dettagli precisi rimangano secretati negli atti, diverse fonti confermano che la giovane, al momento dell’aggressione, è riuscita ad attivare la registrazione del suo telefono, riprendendo quei drammatici minuti prima della sua morte. In questo audio, secondo le fonti, si sentirebbe anche il momento in cui Sara viene più volte accoltellata. Ma quale sarebbe la dinamica esatta dell’omicidio?

La dinamica dell’omicidio e la registrazione audio
Le indagini hanno rivelato che la vittima era stata pedinata dal suo presunto assassino, Stefano Argentino, per circa due anni, durante i quali il 27enne aveva inviato numerosi messaggi e aveva seguito la ragazza a distanza. La tragica notte del 31 marzo, Argentino avrebbe atteso Sara fuori dal Policlinico di Messina, dove la ragazza aveva appena concluso una lezione universitaria. Sara, accorgendosi di essere seguita, avrebbe inviato un messaggio vocale alle sue amiche dicendo: “Sono con il malato che mi segue, dove siete?” chiedendo loro di raggiungerla immediatamente.
Le telecamere di videosorveglianza del Policlinico e di un vicino B&B hanno confermato che Argentino si avvicinò a Sara in breve tempo, e tra i due sarebbe iniziata una discussione. Tuttavia, il vero culmine dell’aggressione si è verificato poco dopo, quando, come mostrato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza di un distributore di benzina, il 27enne ha raggiunto la ragazza di corsa, afferrandola da dietro mentre lei cercava di divincolarsi.
In quegli istanti, Sara, con grande coraggio, ha attivato una registrazione sul suo telefono. Poco dopo, le coltellate hanno avuto inizio, e la ragazza ha cercato disperatamente di allontanarsi, camminando per alcuni passi prima di crollare a terra.
Il tentativo di soccorso e la tragedia finale
A soccorrere Sara per prima sono stati alcuni passanti che si trovavano alla fermata dell’autobus. Non appena i medici del vicino ospedale sono intervenuti, hanno trasportato la ragazza al pronto soccorso, tentando ogni possibile manovra per salvarla. Purtroppo, nonostante gli sforzi, non c’è stato nulla da fare e Sara è morta poco dopo.
Le indagini, che hanno messo insieme questi pezzi cruciali della vicenda, sono ora focalizzate sul processo che vedrà il 27enne Stefano Argentino rispondere dell’omicidio di Sara Campanella. La registrazione audio potrebbe essere una delle prove determinanti per fare chiarezza sulla tragica morte della giovane e fornire un’ulteriore dimensione alla vicenda, confermando la brutalità dell’aggressione e le sue circostanze.