
Una serata drammatica quella di giovedì 24 luglio 2025 lungo la linea ferroviaria Milano–Venezia. Un uomo è stato trovato senza vita sui binari in territorio di San Martino della Battaglia, nel tratto compreso tra le stazioni di Desenzano del Garda e Peschiera.
La scioccante scoperta è avvenuta in seguito a una segnalazione partita direttamente dal personale del treno, che poco prima delle 19 aveva notato una persona sui binari. Il convoglio è stato fermato immediatamente, ma pochi minuti dopo l’uomo è stato ritrovato morto, probabilmente folgorato.

Soccorsi inutili, traffico ferroviario sospeso per ore
La centrale operativa di Areu ha mobilitato tutti i mezzi disponibili: sul posto sono intervenute due ambulanze della Croce Rossa di Rivoltella, un’automedica, un’infermierizzata e l’elisoccorso decollato da Verona. Ogni tentativo di soccorso si è però rivelato vano: i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Le prime ipotesi investigative parlano di un possibile gesto estremo. Secondo quanto ricostruito finora, l’uomo potrebbe essersi gettato volontariamente sui binari, forse con l’intento di togliersi la vita. Tuttavia, nessuna ipotesi viene ancora esclusa.
Le indagini sono state affidate alla Polizia ferroviaria, intervenuta immediatamente sul luogo dell’accaduto per raccogliere elementi utili a ricostruire l’esatta dinamica. Presenti anche i Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area interessata.
In tarda serata non era ancora stata confermata l’identità della vittima. L’uomo non aveva con sé documenti, e al momento si lavora al riconoscimento anche grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza e ad eventuali segnalazioni di persone scomparse.
La tragedia ha causato gravi disagi alla circolazione ferroviaria, con una sospensione prolungata dei convogli lungo una delle tratte più trafficate del Nord Italia. Numerosi i treni cancellati o deviati su percorsi alternativi.
La prima comunicazione ufficiale è arrivata da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) intorno alle 18:30, con la segnalazione di un cadavere lungo la linea e la conseguente interruzione del traffico. Solo dopo le 22 la situazione è stata descritta in “graduale ripresa”.
Il fatto ha riaperto il dibattito sulle misure di sicurezza ferroviaria, soprattutto nei tratti non recintati o facilmente accessibili, ma anche sull’importanza della prevenzione del disagio psichico. Restano ancora molti punti da chiarire su una vicenda che ha scosso profondamente il territorio.